Sicurezza sul Lavoro

81-2008, le valutazioni specifiche di dettaglio

Le valutazioni di rischio di dettaglio vengono effettuate sulla scorta delle specifiche modalità afferenti il processo produttivo peculiare di ciascuna Organizzazione e in riferimento alle precipua definizione delle attività.
Vengono quindi considerate le attrezzature, gli impianti, i sistemi di lavoro e l’organizzazione delle modalità con cui le risorse operano nel contesto aziendale.

Alla luce di tali considerazioni vengono svolte le valutazioni, in molti casi supportate da risultati strumentali di laboratorio, che tengono conto delle misure di prevenzione e protezione utili a minimizzare i rischi presenti nell’ambiente di lavoro.

Gruppo Maurizi offre un servizio completo in tal senso grazie alle competenze maturate in oltre 40 anni di attività, alle molteplici specificità del suo team di professionisti (chimici, ingegneri, tecnici, biologi, etc.) e alla possibilità di avvalersi di un proprio laboratorio analisi che vanta un numero importante di prove accreditate.

Valutazione dello stress lavoro correlato

Valutazione dello SLC secondo i contenuti dell’Accordo Europeo dell’8 ottobre 2004 mediante check list predisposta dall’INAIL – Dipartimento Medicina del Lavoro (ex ISPESL) al fine di analizzare, nell’ambito del DVR, anche i rischi particolari cui i lavoratori sono esposti secondo quanto previsto dall’art. 28 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i. con identificazione delle cause e delle misure correttive da adottare.

Rischio rumore

Redazione del documento di dettaglio come previsto dal D.Lgs 81/2008 e s.m.i. effettuato sulla scorta di misura strumentale di rumore interno cui i lavoratori sono esposti. Per lo svolgimento di tali indagini fonometriche viene fatto mediante utilizzo di attrezzature tarate. L’analisi è completata con l’individuazione delle opportune misure di prevenzione e protezione da adottare.

Rischio vibrazioni

Redazione del documento di dettaglio come previsto dall’art. 202, comma 2; Allegato XXXV D.Lgs 81/2008 e s.m.i., effettuato sulla scorta di misura strumentale su attrezzature causa di vibrazioni al sistema mano braccio (HAV – Hand Arm Vibrations) e vibrazioni corpo intero (WBV – Whole Body Vibrations).
L’analisi è completata con l’individuazione delle opportune misure di prevenzione e protezione da adottare.

Microclima ed illuminamento

La valutazione delle condizioni del contesto di lavoro vengono svolte mediante indagini strumentali atte a definire le misure, sistemi e procedure di sicurezza da adottare per prevenire e proteggere i lavoratori nell’ambito del processo produttivo.

Le indagini microclimatiche sono effettuate per lavorazioni in ambienti severi freddi, caldi ed in ambienti moderati; le misure illuminotecniche sono effettuate attraverso strumentazioni a norma di legge.

Rischio esposizione a campi elettromagnetici (cem)

La valutazione del rischio all’esposizione ai campi elettro magnetici si basa anche sullo svolgimento di misure strumentali che tengono conto di tutte le attrezzature che possono dare luogo ad un potenziale rischio ai sensi dell’art. 209 del D.lgs 81/2008 e s.m.i.

Rischio esposizione a radiazioni ottiche artificiali (roa)

La valutazione del rischio si basa su analisi del contesto produttivo e sullo svolgimento di misure strumentali. Tali attività consentono di pervenire all’elaborazione del documento di dettaglio su tutte le attrezzature che possono dare luogo ad un potenziale rischio ai sensi dell’art. 216 del D.lgs 81/2008 e s.m.i.

Rischio chimico

Valutazione rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori in caso di esposizione ad agenti chimici pericolosi sul luogo di lavoro ai sensi dell’art. 223 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i. ed in caso di esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni ai sensi dell’art. 236 del Testo Unico.

Rischio amianto

Gruppo Maurizi fornisce supporto alla predisposizione del piano di lavoro previsto quale adempimento del datore di lavoro di un’impresa esecutrice ai sensi dell’art. 256 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i..

A supporto delle valutazioni riportate in tale documento, effettuate ai sensi dell’art. 249 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i., convergono i risultati strumentali forniti dal campionamento ed analisi effettuate nel laboratorio interno Gruppo Maurizi Accreditato Accredia 1004.

Rischio esposizione a movimentazione manuale dei carichi (mmc)

La movimentazione manuale dei carichi può comportare l’esposizione dei lavoratori a rischi, la valutazione delle attività, nello specifico contesto produttivo, consente di individuare le corrette modalità organizzative da implementare per ricondurre i rischi a quelli accettabili.

Le metodologie applicate possono essere diverse a seconda del tipo di attività, ossia:

  • sollevamento manuale dei carichi (applicazione metodologia NIOSH);
  • azioni di traino e spinta mediante dinamometro (applicazione metodologia Il metodo Snook e Ciriello);
  • movimenti ripetitivi degli arti superiori (applicazione metodologia OCRA).

Rischio esposizione a movimentazione manuale dei carichi (mmc)

Gruppo Maurizi effettua analisi delle postazioni di lavoro al fine di valutare le condizioni ergonomiche ai sensi dell’art. 174 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i

Rischio da atmosfere esplosive (atex)

In aziende caratterizzate da atmosfere esplosive Gruppo Maurizi effettua la valutazione del rischio in applicazione della Direttiva ATEX così da definire nel documento di valutazione dei rischi le misure di prevenzione e protezione da adottare oltre a supportare l’Organizzazione nell’individuazione delle misure di miglioramento da intraprendere.

Rischio biologico

Nell’ambito della valutazione del rischio biologico rientra lo studio della legionellosi.
Le Legionelle sono batteri ubiquitari negli ambienti acquatici naturali (laghi, fiumi, sorgenti termali), dai quali si trasferiscono a quelli artificiali (acquedotti cittadini, impianti idrici). I serbatoi artificiali fungono da amplificatori del germe, assumendo notevole rilevanza epidemiologica.

Gli ambienti più a rischio sono quelli “indoor” ed in particolare le strutture comunitarie (ospedali, scuole, uffici, alberghi, campeggi, stabilimenti termali). I principali impianti generatori di aerosol correlati ad edifici comprendono: torri di raffreddamento, condensatori evaporativi, diffusori di docce, aeratori di rubinetti, vasche per idromassaggio, nebulizzatori ed umidificatori.

Il Gruppo Maurizi attraverso la valutazione del rischio Legionellosi, si propone di identificare potenziali fonti di pericolo (punti a rischio), prendendo in considerazione gli impianti, idrici e di climatizzazione, nella loro interezza, prestando particolare attenzione a tutte quelle parti del sistema idrico che non vengono usate abitualmente (serbatoi, pompe, tubature, rami morti, parti dell’impianto usate ad intermittenza, ecc..).
In un anno solare (due campagne semestrali per il periodo invernale ed estivo) nelle postazioni individuate, saranno in grado di registrare i livelli di radioattività alfa e consentiranno di redigere il documento attestante la presenza o assenza del radon e le eventuali misure da adottare per la mitigazione.

Rischio radon

In Italia la regolamentazione dell’esposizione al radon nei luoghi di lavoro è stata introdotta all’inizio del 2001 con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 241/00, che ha recepito la Direttiva 96/29/Euratom, modificando e integrando il DLgs 230/95.

Il Capo III bis del Decreto incentra l’attenzione su luoghi di lavoro sotterranei in generale e particolari, quali grotte, tunnel, nei quali è obbligatorio effettuare la misura annua della concentrazione di radon e luoghi di lavoro in aree che hanno elevata probabilità di alte concentrazioni di radon (talvolta chiamate radon-prone areas o aree a maggiore presenza di radon), che devono essere individuate dalle Regioni.
Il Decreto in questione individua i livelli di azione di riferimento per la concentrazione di radon nei luoghi di lavoro e nelle scuole.

Il Gruppo Maurizi effettua la valutazione del rischio radon in ottemperanza alla normativa vigente, mediante l’utilizzo di campionatori passivi che, lasciati indisturbati per un periodo di un anno solare (due campagne semestrali per il periodo invernale ed estivo) nelle postazioni individuate, saranno in grado di registrare i livelli di radioattività alfa e consentiranno di redigere il documento attestante la presenza o assenza del radon e le eventuali misure da adottare per la mitigazione.

Rischio elettrico

Gruppo Maurizi supporta il cliente nell’ individuazione delle misure necessarie affinché i lavoratori siano salvaguardati da tutti i rischi di natura elettrica connessi all’impiego dei materiali, delle apparecchiature e degli impianti elettrici messi a loro disposizione come previsto dal Testo Unico; assistenza nell’ottenimento di:

  • Dichiarazione di Conformità dell’Impianto Elettrico ai sensi del D.M. 37/2008
  • Denuncia e Verifica Impianto di Messa a Terra ai sensi del D.P.R. 22 ottobre 2001, n. 462
  • Verifica Impianti di Protezione dai fulmini ai sensi del D.P.R. 22 ottobre 2001, n. 462

seminterrato o interrato come luogo di lavoro da parte della ASL di competenza territoriale ai sensi dell’art. 65 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i.

Protezione contro le scariche atmosferiche – norma cei 62305

Il 1 Febbraio 2013 è stata pubblicata la serie di Norme CEI EN 62305:2012 che sostituisce completamente la vecchia 81-10.
La Norma tecnica è suddivisa in quattro parti, nelle quali si affrontano gli argomenti necessari ad una corretta valutazione e gestione dei rischio legato alle Scariche Atmosferiche:

  • CEI EN 62305-1 “Protezione contro i fulmini. Principi generali”;
  • CEI EN 62305-2“Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio”;
  • CEI EN 62305-3“Protezione contro i fulmini. Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone”;
  • CEI EN 62305-4“Protezione contro i fulmini. Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture”.

Cosa deve fare un’azienda?

L’art. 17 del DLgs. 81/2008 prevede che il Datore di Lavoro effettui la Valutazione dei Rischi; inoltre, l’art. 28 del DLgs. 81/2008 chiairisce che il Datore di Lavoro debba valutare tutti i rischi per la sicurezza durante l’attività lavorativa.
Uno dei rischi presenti nei luoghi di lavoro è relativo alle Scariche Atmosferiche, pertanto il Datore di Lavoro è chiamato a valutare tale rischio e provvedere a definire eventuali misure di protezione contro le Scariche Atmosferiche.

Gruppo Maurizi è in grado di supportare le aziende nella:

  • Predisposizione del documento di valutazione Scariche Atmosferiche che ha lo scopo di verificare lo stato della struttura indagata ed di indicare il livello di esposizione a tale rischio;
  • Attività di verifica della documentazione tecnica relativa alla struttura al fine di rilevare eventuali mancanze o criticità da adeguare alla normativa cogente.

Protezione da ferite da taglio e da punta settore ospedaliero e sanitario

Gruppo Maurizi offre assistenza nella determinazione del livello di rischio espositivo a malattie che possono essere contratte in relazione alle modalità lavorative, in maniera da coprire tutte le situazioni di rischio che comportano ferite e contatto con sangue o altro veicolo di infezione ai sensi dell’art. 286 – quinquies del D.Lgs 81/2008 e s.m.i.

Rischio incendio

Gruppo Maurizi mette a disposizione il suo staff di professionisti, tra cui tecnici abilitati (L. 818/84 e s.m.i. ), per effettuare la valutazione del rischio incendio. La valutazione si prefigge lo scopo di definire le misure di prevenzione dei rischi, le informazioni necessarie al personale dell’azienda, individuare le necessità formative ed infine determinare le misure tecnico-organizzative finalizzate a ridurre il rischio incendio nell’ambito dell’Organizzazione.

Lavoro in solitudine o in solitario

Che cosa si intende per Lavoro in Solitudine o in Solitario?

Una delle definizioni di Lavoro in solitudine può essere la seguente ossia attività in cui il lavoratore sia tenuto ad operare da solo, senza una sorveglianza diretta o eventuale presenza di altri soggetti vicini che possano intervenire in caso di soccorso immediato o infortunio e/o incidente.

Pertanto, un lavoratore che svolge la propria attività in solitudine, opera senza la possibilità di contatto visivo o vocale diretto con altri lavoratori della propria azienda o di altre aziende e comunque di soggetti terzi vicini.

Possono essere considerati lavoratori isolati anche coloro i quali, seppur non operando in reale solitudine, operano in un ambiente che presenta reali difficoltà e disagi nella comunicazione.

Quali sono i fattori di rischio per il lavoratore isolato?

I rischi correlati al lavoro in solitudine sono strettamente riconducibili alla salute del lavoratore ossia alla mancata possibilità di venire soccorso in caso di infortunio sul lavoro, malore o evento accidentale o emergenziale di qualsiasi tipologia.
Altro aspetto da non trascurare è legato ad eventuali ripercussioni di carattere psico-sociale sul lavoratore stesso.

Quali sono le misure preventive e protettive?

Formazione del lavoratore

L’Accordo Stato-Regioni che implementa l’art. 37 comma 2 del D.Lgs 81/08 sulla formazione dei lavoratori indica i contenuti della formazione specifica per i lavoratori. Un lavoratore esporto a tale condizione di lavoro così particolare necessita di idonea formazione.

Dispositivi di protezione

Il mondo della ricerca e della tecnica offre diverse soluzioni per fornire una risposta adeguata alla gestione di tale rischio (es.: apparecchiature e/o sistemi di teletrasmissione quali GPS, applicazioni per cellulari – APP, dispositivi di uomo presente o dispositivi di allarme automatico, etc.).

Misure organizzative

Una delle indicazioni da rispettare in caso si configurino attività in solitudine, consiste nella definizione di procedure operative che descrivano le misure organizzative intraprese dal Datore di Lavoro per gestire tale rischio e ridurlo.
Gruppo Maurizi è in grado di supportare le organizzazioni in tutte le fasi di valutazione e gestione del rischio di Lavoro in solitudine:

  • supporto nella valutazione dei rischi e nelle misure tecnico-organizzative da adottare;
  • corsi di formazione specifici per lavoratori isolati;
  • supporto nella redazione ed implementazione di procedure operative legate alla corretta esecuzione delle attività;
  • supporto nella scelta dei dispositivi di protezione più idonei per le attività svolte.

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