
RSPP, i 5 anni stanno scadendo!
Il Testo Unico D.Lgs 81/2008 e s.m.i. prevede che il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione frequenti corsi di aggiornamento RSPP secondo normativa vigente. L’aggiornamento ha periodicità quinquennale e, nei casi in cui sia lo stesso datore di lavoro ad aver precedentemente frequentato il corso da RSPP, è normato dall’Accordo Stato Regioni del 21.12.2011.
Tutti i datori di lavoro che nel passato hanno seguito corso come RSPP, ai sensi del D.M. 16/01/1997 devono frequentare corso di aggiornamento quinquennale entro l’11 Gennaio 2017 ovvero entro cinque anni dalla data di pubblicazione dell’Accordo Stato Regioni del 21.12.2011;
i datori di lavoro che, invece, hanno frequentato il corso da RSPP ai sensi dell’Accordo Stato Regioni del 21.12.2011 devono frequentare relativo aggiornamento entro 5 anni dalla data documentata del corso.
Il corso di aggiornamento può essere distribuito nell’ambito del periodo di riferimento.
Il corso di aggiornamento RSPP ha durata, rispettivamente, di 6, 10 o 14 ore sulla base del Codice Ateco Aziendale e prevede approfondimenti e/o applicazioni pratiche su temi quali, ad esempio, normativa vigente, sistemi di gestione e valutazione dei rischi.
Quale è l’obiettivo del corso di aggiornamento RSPP e quali benefici ne può trarre un datore di lavoro?
Il datore di lavoro che segua il corso di aggiornamento RSPP sarà informato su tutti i più recenti aggiornamenti di normativa vigente che gli possano essere utili al fine di applicare le migliori misure di prevenzione e protezione all’interno della propria realtà aziendale riducendo, quindi, il numero di infortuni sul lavoro ed i casi di malattia professionale; inoltre, l’analisi di casi pratici e reali, aiuterà il datore di lavoro a ragionare in termini di sicurezza e salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro permettendogli di verificare costantemente il rispetto del Testo Unico D.lgs 81/2008 e s.m.i nell’ambito dell’organizzazione aziendale.
Non solo: il datore di lavoro che frequenti il corso di aggiornamento RSPP sarà, in tal modo, in grado di sensibilizzare sempre di più i lavoratori al rispetto dei loro obblighi di legge e delle procedure in materia di sicurezza sul lavoro previste dall’azienda.
Regime sanzionatorio:
Infine, ma non in ordine di importanza, si ricorda che il D.lgs 81/2008 e s.m.i è una normativa vigente a carattere penale. Se anche, ad oggi, non esiste sanzione diretta al datore di lavoro per il mancato aggiornamento come RSPP ricordiamo che nel caso di mancato aggiornamento come RSPP entro i tempi previsti dalla normativa vigente decade la sua possibilità di ricoprire tale incarico andando quindi incontro alla sanzione prevista all’art. 55 comma 1 lett. B) del D.lgs 81/2008 e s.m.i ovvero arresto da tre a sei mesi o ammenda da € 2.740 a € 7.014,40.