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Epatite A nei frutti di bosco surgelati

By 13 Settembre 2013Sicurezza Alimentare, Varie2 min read

E’ di inizio settembre l’allarme Epatite A nei frutti di bosco surgelati.

E il 10 settembre il Ministero della Salute ha comunicato che i lotti dei prodotti oggetto di allerta sono aumentati. Ulteriori positività per presenza di virus dell’epatite A in confezioni di frutti di bosco surgelati marchio “Boscobuono“, lotti n. 13136, 13129, 13004 ditta produttrice Green Ice e “Cocktail de fruits rouges” (BIOLOGICI!), lotto n.123101804A3 ditta Picard

Di seguito la tabella pubblicata dal Ministero con i precedenti prodotti oggetto delle allerte.

 

NOIFICA RASFFMOTIVONOME PRODOTTODITTALOTTOSCADENZARITIRO DAL MERCATORICHIAMO DAL MERCATO
2013.694Presenza virus HVAMisto frutti di bosco “Bosco Reale” gr 200Asiago Food Spa13036TMC 02/2015SISI
2013.756Presenza virus HVAMisto bosco surgelato “Bosco buono” gr 450Green Ice Spa13015TMC 31/12/2014SISI
2013.757Presenza virus HVAFrutti di bosco congelati 1 kgErica Spa49/13TMC Fine agosto 2014SISI
2013.880Presenza virus HVAMisto bosco surgelato “Bosco buono” gr 300Green Ice Spa13079TMC 02/2015SISI
2013.1229Presenza virus HVACocktail de fruits rouges bio 450g123101804A3TMC 6/2014SISI

 

L’invito del Ministero ai consumatori in possesso di tali prodotti è di consegnarli alle autorità sanitarie locali accanto all’ulteriore invito di consumare sempre previa cottura (2 minuti di bollitura) i frutti di bosco surgelati.  L’epatite A è una malattia infettiva acuta causata da un virus a RNA che colpisce il fegato

Le segnalazioni di Epatite A in Italia dal 23 maggio all’11 luglio sono stati 382 di cui il 35% riferibili al consumo di frutti di bosco surgelati. Di seguito il dettaglio per Regione:

RegioneNumero di segnalazioni
Piemonte38
Valle d’Aosta1
Lombardia79
P. A. Bolzano9
P. A. Trento18
Veneto42
Friuli Venezia Giulia11
Liguria7
Emilia Romagna24
Toscana29
Umbria16
Marche14
Lazio34
Abruzzo11
Molise1
Campania2
Puglia40
Basilicata0
Calabria1
Sicilia2
Sardegna3
Totale382

 

Il Ministero della salute ha attivato una task force composta da esperti dello stesso  Ministero, dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna (IZSLERL), Centro di referenza nazionale dei rischi emergenti in sicurezza alimentare.

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