
Con il D.M. del 23 novembre 2017 il Ministero dell’Ambiente ha definitivamente approvato lo statuto del Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica (pubblicazione su Gazzetta Ufficiale n. 291 del 14 dicembre 2017).
I principali punti messi a fuoco sono stati:
- Natura, sede e durata del consorzio
- L’identità dei consorziati
- La gestione del fondo consortile e dei fondi di riserva
- Gli organi del consorzio
- I rapporti con il consorzio nazionale imballaggi (CONAI) e con altri consorzi
Da chi è formato il consorzio COREPLA
Il consorzio con sede a Milano, è formato da produttori, importatori e trasformatori di materie prime atte a produrre imballaggi in plastica o relativi semilavorati, nonché importatori di imballaggi vuoti in plastica o dei connessi semilavorati.
Le quote di partecipazione sono ripartite fra le diverse categorie di consorziati assicurando un’adeguata partecipazione dei produttore e dei trasformatori.
Il COREPLA opera sotto la vigilanza del ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministero dello sviluppo economico.
La durata del consorzio è fissata al 31 dicembre 2100, ma potrà essere prorogata.
Gli obiettivi
Gli obiettivi principali che persegue il COREPLA sono il riciclo e il recupero di tutti i rifiuti di imballaggio in plastica prodotti nel territorio nazionale.
Inoltre, incentiva la raccolta dei rifiuti di imballaggio in plastica secondari e terziari su superfici private, la ripresa degli imballaggi in plastica usati, promuovendo appunto l’utilizzo dei prodotti e dei materiali ottenuti tramite il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica.
Non manca inoltre il supporto allo sviluppo della raccolta differenziata, collaborando con i comuni e con i gestori dei servizi, nel fornire e diffondere ai cittadini informazioni riguardanti la responsabilità e il senso civico rispetto alla gestione dei propri rifiuti di imballaggi in plastica.