
L’allerta di questo mese, diramata ad inizio Aprile, riguarda il prodotto Polenta Istantanea IRIS.
Se ne avete nelle vostre dispense (si tratta di pacchi da 500 g con scadenza 5 Ottobre 2017) state attenti, è stata rilevata la presenza di aflatossine e di glutine.
Il produttore ha prontamente diramato la richieste di ritiro dal commercio e di richiamo.
L’avviso è già presente sul portale dedicato del Ministero della Salute e, poiché si tratta di un prodotto a distribuzione internazionale, il Sistema di Allerta Rapido Europeo ha provveduto ad informare gli stati membri.
Il rischio derivante dalla presenza di glutine di per sé è rivolto a quella specifica categoria di consumatori che soffrono di celiachia e che non tollerano tale allergene.
Ma la presenza di aflatossine è un pericolo che interessa tutta la popolazione!
Per i dettagli relativi a questa categoria di tossine rimandiamo al nostro articolo sulle allerte di marzo.
Qual è la situazione del mese di Aprile?
(clicca sulle immagini per ingrandirle)
Il mese di Aprile vede Salmonella al primo posto, attestandosi su percentuali importanti (più del 20% delle allerte del mese).
Mentre sulla scia di Marzo, due pericoli purtroppo sempre presenti, si contendono il secondo posto nel numero di allerte diramate in Europa:
- mercurio (oltre il 16%)
- micotossine (11%)
Impariamo a conoscere il nemico
Sapere quali sono i pericoli più rilevanti per la salute umana quando acquistiamo un alimento ci permette di tenerli sotto controllo, e di limitare quindi i rischi che si corrono quando mangiamo. Sicuramente i numerosi controlli degli organi competenti (ASL, Servizi Veterinari, Sian, IZS…) offrono garanzie di qualità, ma non dimentichiamo che dobbiamo essere noi stessi a saper mangiare in modo sicuro.
Cosa bisogna sapere?
È sufficiente saper rispondere alle domande giuste:
- Quali sono i pericoli?
- Dove si celano?
- Come si tengono sotto controllo?
Fondamentalmente i pericoli riscontrabili negli alimenti si possono raggruppare in poche categorie:
microbiologici; chimici; fisici; allergeni.
Per scovare i pericoli alimentari è necessario innanzitutto capire di quale pericolo si tratta: ogni mese il Sistema di Allerta ci fornisce chiare indicazioni i tal senso, basta saper leggere i dati!
- Il pericolo mercurio ad esempio si manifesta nei prodotti ittici,
- Il pericolo Salmonella è presente prevalentemente nelle uova, carni di pollame e loro derivati,
- Le micotossine si sviluppano ivece in prodotti come cereali, spezie, frutta secca.
Ma allora non mangiamo più nulla?
Assolutamente no! È sufficiente mangiare in modo consapevole.
I primi mesi del 2017 ci hanno già insegnato che per tenere sotto controllo i rischi derivanti dalla contaminazione da mercurio, basta non eccedere nel consumo di grossi pesci predatori (che sono noti esserne accumulatori).
Nel caso invece del pericolo Salmonella, una accurata cottura e l’idonea temperatura di conservazione sono una garanzia di salubrità quando si ha a che fare con uova e pollame.
Attenti invece alle condizioni di umidità e temperatura nella conservazione di spezie e cereali.
Alcuni pericoli tuttavia non sono associabili ad alimenti specifici, e la loro ampia distribuzione li rende particolarmente insidiosi: un ruolo importante lo rivestono gli allergeni.
Allergeni: il pericolo trasversale
Dai dati forniti dal Sistema di Allerta Rapido emergono interessanti considerazioni sugli allergeni alimentari: si tratta di un pericolo che non è limitato a specifiche categorie di alimenti (come nel caso di molti microrganismi patogeni che prediligono alcuni alimenti piuttosto che altri).
A rendere insidiosi gli allergeni è proprio la loro tendenza ad essere ubiquitari.
Nel mese di aprile sono state diramate allerte per la presenza di allergeni non dichiarati nei cereali, in prodotti contenenti nocciole, in prodotti dolciari e snack, rappresentando più del 7% delle allerte.
Ricordiamo che l’allergene non è un veleno, si tratta a tutti gli effetti di un alimento.
Un alimento che può rivelarsi molto pericoloso per l’organismo di un soggetto allergico, poiché questi non è in grado di tollerarlo.
Non è semplice fornire una stima precisa dell’incidenza delle allergie alimentari, la variabilità infatti è determinata da molteplici fattori, come le differenze genetiche, culturali e geografiche della popolazione, così come le diverse abitudini alimentari. Il Ministero della Salute colloca l’incidenza delle allergie alimentari intorno al 3% della popolazione.
É inoltre dimostrato che le stesse sono prevalenti nei primi due anni di vita (incidenza intorno al 6-8%), e diminuiscono con l’età.
Occhio all’etichetta!
Le parole che trovate evidenziate in neretto, o sottolineate, o in carattere di dimensioni maggiori nell’elenco degli ingredienti in etichetta non sono un vezzo artistico o pubblicitario del produttore.
Sono gli allergeni presenti in quel dato prodotto.
Questa indicazione è il risultato dell’applicazione di una norma europea volta a fornire una chiara informazione al consumatore.
Non diamola per scontata!