
I richiami dal commercio del Ministero della Salute:
Mix Farina Dolce Soffice “Molini Spigadoro” – (confezione da 1 Kg); lotto: L31800714; TMC: 19.07.19. Presenza di allergene soia. Ancora una volta si affaccia il pericolo allergeni! Il produttore ha provveduto ad informare i distributori per provvedere al ritiro dal commercio.
Latticini Jocca e Jocca senza lattosio – (confezioni da 150 g e 175 g); prodotti con scadenze fino al 27.06.2018. Possibile presenza di corpi estranei metallici. Così come per gli allergeni, il pericolo ubiquitario da presenza di corpi estranei resta sempre dietro l’angolo! Il produttore consiglia di non consumare il prodotto e di contattare il numero verde che fornisce sul sito del Ministero.
Semi di Cumino Biologici “Nuova Terra” – (confezioni da 120 g); Lotti: L2016616 (TMC: 31/12/18), L2019416 (TMC: 31/01/18), 2025216 (TMC: 31/03/18). Possibile presenza di Salmonella. Il produttore raccomanda di riconsegnare il prodotto nel punto vendita. Qualora ne aveste ancora delle confezioni non consumatele!
Le Allerte dell’ultimo mese: analisi degli andamenti di aprile
La TOP 4 delle categorie più a rischio di aprile
Categorie alimentari | Pericoli più rappresentati |
Alimenti dietetici ed integratori | Sostanze non consentite |
Molluschi e bivalvi | Virus |
Frutta e vegetali | Pesticidi |
Latte e prodotti a base di latte | Listeria, E. Coli, contaminazioni fisiche |
Alimenti dietetici ed integratori: sempre presenti le sostanze non consentite
- 13 le allerte diramate (di cui 9 per presenza di sostanze non consentite)
I rischi più presenti quando si parla di integratori alimentari riguardano sostanze proibite. Un integratore è un alimento, non un farmaco, quindi non può contenere sostanze farmacologicamente attive. Soprattutto gli integratori commercializzati online (la rete è più difficile da tenere sotto controllo) contengono sostanze che andrebbero assunte sotto controllo medico, perché potrebbero rivelarsi pericolose.
Torna il rischio norovirus sui bivalvi
Come già accaduto in passato, anche nel mese appena trascorso il numero di allerte relativo alla presenza di norovirus sui molluschi (ostriche in particolare) non è stato trascurabile.
- 10 le allerte diramate (di cui 9 riguardanti presenza di norovirus)
Continuano le allerte su frutta e vegetali
In linea con i dati di marzo, anche ad aprile non sono state poche le allerte sui prodotti dell’ortofrutta. In questo caso il pericolo più rappresentato riguarda i pesticidi.
- 9 le allerte diramate (di cui 6 relative alla presenza di pesticidi)
Ebbene si, in effetti la quasi totalità di frutta e vegetali che raggiunge le nostre tavole contiene questo tipo di contaminanti. In realtà la loro presenza non rappresenta necessariamente un male, poiché molti di essi (i cosiddetti fitosanitari) sono utilizzati per garantire la buona salute delle colture ed impedire che esse vengano danneggiate da infestanti e malattie. L’utilizzo di prodotti fitosanitari è però normato dalla legislazione comunitaria, e ne è consentito l’utilizzo solo di alcuni e soltanto entro specifici limiti. Gli stessi regolamenti disciplinano anche i controlli ufficiali sulla eventuale presenza di residui di pesticidi sui prodotti. Il rispetto della normativa è volto a garantire tanto il benessere delle piante, quanto la sicurezza di noi consumatori.
Listeria su latte e prodotti derivati
- 9 le allerte diramate (di cui 4 per presenza di listeria)
Il batterio appartenente alla specie Listeria monocytogenes è quello maggiormente rappresentato quando si parla di alimenti: in particolare carni, pesce affumicato, e formaggi (soprattutto quelli molli). È considerato pericoloso perché è responsabile della Listeriosi, una malattia grave, con un elevato tasso di mortalità.
Combattiamo Listeria con le buone prassi igieniche e con la temperatura.
- Le elevate temperature (e quindi una cottura efficace) uccidono il batterio.
- Le basse temperature (l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda temperature inferiori a 5° C) ne limitano la proliferazione
Uno sguardo ai pericoli più rappresentati
Pericoli | % sulle allerte del mese |
Salmonella | 16,2% |
Allergeni | 13,1% |
Sostanze non consentite | 12,1% |
Contaminazioni chimiche e contaminanti industriali | 10,1% |
Salmonella: continua il trend delle allerte
Ancora una volta il contributo del batterio Salmonella al numero di allerte diramate è importante. Oltre il 16% delle allerte del mese di aprile riguarda questo patogeno. Il trend si mantiene anche per ciò che riguarda le categorie alimentari interessate:
Pollame come consueto
Ma anche:
Carni diverse dal pollame
Noci, nocciole e derivati
Salmonella si conferma quindi un batterio in grado di contaminare più tipologie di alimenti, sebbene mantenga una spiccata specificità per le carni bianche.
Allergeni: il rischio più comune
Non stupisce la capacità di riscontrare il pericolo allergeni su uno spettro di alimenti estremamente vario, che spazia dai cereali, alla frutta, alle carni, ai piatti pronti.
Sostanze non consentite sono annoverate su alimenti dietetici ed integratori come già visto.
L’incidenza non trascurabile delle contaminazioni chimiche si riscontra sui materiali destinati al contatto con gli alimenti. Gli stessi, se non specificamente studiati infatti, possono cedere all’alimento molecole dannose per la salute. Ricordiamo che un semplice controllo visivo stampigliato può aiutare l’utilizzatore ad utilizzare il materiale idoneo (presenza della dicitura “PER ALIMENTI”, o del simbolo di bicchiere e forchetta stilizzato).
Cosa succede in Italia?
Anche nel mese di aprile Il nostro Paese vede coinvolto per buona parte il reparto ittico.
In questo caso le allerte diramate riguardano prevalentemente la presenza di norovirus sui bivalvi (il 28,6% delle allerte relative ai prodotti che circolano in Italia). Seguono i prodotti carnei diversi dal pollame (11,4%), interessati da diversi pericoli (salmonella, farmaci non consentiti e listeria). Frutta e vegetali, latte e derivati e noci e nocciole (8,6% ciascuna categoria) evidenziano allerte per presenza di pesticidi, E. Coli, e salmonella rispettivamente.
I nostri prodotti come si comportano? Occhio alle carni e derivati diverse dal pollame in Italia!
I prodotti carnei di origine italiana annoverano casi di presenza di Salmonella, Listeria, sospetta presenza di farmaci veterinari. Allergeni per cereali e alimenti pronti al consumo. Una allerta riguarda presenza di pesticidi su carote, e un caso di migrazione di metalli pesanti da un materiale destinato al contatto con alimenti.