La presenza di questo materiale di per sé non costituisce un rischio per la salute purché il materiale si presenti in buone condizioni o non si frantumi, ad esempio, in questo caso, rilasciando le fibre di amianto che costituiscono un pericolo per chi ne entra in contatto.
A dirlo è il decreto ministeriale 6 settembre 1994 che nell’allegato sulla valutazione del rischio indica le misure di applicazione della legge 257/1992 in tema di amianto.
La presenza di amianto va sempre monitorata e eseguita una valutazione caso per caso sulla possibilità e l’opportunità di rimuoverlo ed effettuare la bonifica.
Le imprese addette alla rimozione devono essere iscritte all’Albo nazionale dei gestori ambientali e dovranno presentare un piano di lavoro per l’autorizzazione alla Asl competente la quale ha 30 giorni di tempo per esprimersi altrimenti scatta il silenzio assenso.
I lavori di rimozione vanno effettuati in modo che si eviti il rilascio di fibre di amianto e il materiale rimosso va portato in discarica o in un centro di stoccaggio. Il proprietario deve conservare una copia del Fir (formulario di identificazione rifiuti) che attesti il conferimento in discarica.
Il Disegno di Legge di Stabilità 2016 conferma anche per il 2016 la possibilità di detrazione Irpef del 50% (anziché del 36%) sostenute dalle persone fisiche, che includono, come previsto dall’art. 16 bis, comma 1, lettera l) del D.P.R. n. 917/1986, anche la bonifica amianto.
Chiunque voglia rimuovere l’amianto da immobili abitativi, box, cantine o soffitte può detrarre dall’Irpef il 50% delle spese entro un limite massimo di 96mila euro. Si passerà poi invece al 36% delle spese sostenute per la bonifica fino ad un massimo di 48 mila euro.
Le spese dovranno essere documentate con fatture pagate tramite bonifico. Se si tratta di condomini sarà l’amministratore ad effettuare il bonifico.
A beneficiare della detrazione non possono essere gli immobili usati nell’esercizio di attività commerciale delle imprese, le quali potranno usufruire delle detrazioni previste per il risparmio energetico (65%)
Per l’esecuzione degli interventi di bonifica dell’amianto, affinché si possa beneficiare delle detrazioni fiscali, vanno rispettate le nuove regole sulla segnalazione inizio attività.
Oltre ai finanziamenti che possono venire da Regioni o Comuni per la rimozione dell’amianto, la bonifica o le sostituzioni di eventuali coperture c’è anche la possibilità da parte delle imprese di accedere ai finanziamenti Inail per gli interventi su ambienti di lavoro al fine di migliorare le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori, come appunto la rimozione dell’amianto.