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Rassegna Stampa

microplastiche nelle bevande daniela maurizi tg1

Ci sono microplastiche nelle bevande? Daniela Maurizi per il TG1

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Oggi, la Dottoressa Daniela Maurizi, ha presentato in conferenza stampa i risultati delle analisi svolte dal Gruppo Maurizi per la ricerca delle microplastiche nelle bevande.

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Abbiamo controllato i livelli di microplastiche in tutte le tipologie di bevande analcoliche (aranciate, cole, thè).

In tutti i campioni sono stati trovate microplastiche, a conferma del fatto che l’inquinamento ambientale ha scalato le montagne fino ad entrare nella catena alimentare, contaminando quello che mangiamo e beviamo.

Sono molte le ricerche internazionali sul tema, e le autorità stanno studiando la questione per stabilire se le microplastiche che abbiamo trovato sono dannose, che tipo di effetti e rischi comporti l’accumulo nell’organismo.

Se vi interessa sapere qualcosa di più, date un’occhiata alla sua intervista per il TG1:

http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-32f10359-d509-429b-af73-2dde2f8aa6b6-tg1.html

Il Gruppo Maurizi al fianco di Food Bunker per formare futuri chef e imprenditori del food&wine

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Risale agli inizi del 2018 il nostro incontro fortunato con Food Bunker, giovane scuola di cucina che vuole diventare un nuovo punto di riferimento per formazione gastronomica ed eventi culinari, a pochi km da Roma, nella Tuscia Viterbese.

Da subito, abbiamo scoperto di condividere con Food Bunker molti dei nostri valori fondanti come l’importanza della formazione, la ricerca, lo sviluppo e la crescita professionale in un ambiente sicuro, la responsabilità nei confronti del prossimo, il rispetto e la tutela dell’ambiente.

 

I CORSI DI FOOD BUNKER

Con un progetto architettonico interamente sostenibile e un team docenti di fama internazionale, Food Bunker propone corsi di formazione amatoriali e professionali e come ulteriore obiettivo si pone quello di far incontrare produttori, imprenditori, professionisti del mondo food in un’ottica sia B2B che B2C.

Sabato 16 Giugno è previsto l’Open Day in cui Food Bunker presenterà i corsi professionali dedicati a chi vuole intraprendere la carriera di chef o pasticcere in partenza nel mese di settembre: i potenziali iscritti conosceranno così i programmi, i docenti, le aule e i servizi per l’anno accademico 2018/2019.

 

food bunker partner gruppo maurizi

 

LA SINERGIA CON IL GRUPPO MAURIZI

L’apporto del nostro Gruppo – sottolinea Daniela Maurizi – si concretizzerà prossimamente nella presenza di uno speciale modulo formativo nei corsi professionali in partenza, dedicato all’HACCP, oggi requisito obbligatorio per tutti coloro che lavorano o intendono lavorare all’interno di un’impresa alimentare pubblica o privata, con o senza fini di lucro (mense, ristoranti, catering, bar, grande distribuzione ecc.): in modo particolare guideremo gli allievi in un processo di consapevolezza del quadro normativo, di pratiche gestionali ottimali e dei principali pericoli e relativi rischi nell’azienda alimentare”.

La sinergia tra Food Bunker e il Gruppo Maurizi, su cui stiamo lavorando, mira quindi ad offrire la migliore formazione possibile a livello di preparazione culinaria da parte della scuola, e di sicurezza alimentare e certificazioni per il settore ristorativo da parte del Gruppo Maurizi. Entrambi aspetti cruciali per la riuscita dei progetti imprenditoriali e per la crescita del settore.

La collaborazione prevede anche eventi e incontri presso le rispettive sedi, per creare ulteriori occasioni di condivisione di contenuti di valore per i pubblici di riferimento, con uno sguardo alle ultime tendenze alimentari, ambientali ma anche di marketing o comunicazione. Insomma, una collaborazione che guarda lontano.

Comunicato Stampa – “Guerra” al glifosate: la parola alla scienza

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Roma 22 marzo 2018 – Si è tenuto a Roma il workshop “Glifosate tra normativa e scienza” organizzato da Gruppo Maurizi e dall’Università di Milano per fare chiarezza su un composto usato da mezzo secolo su cui si stanno scontrando consumatori, produttori, scienziati e legislatori.

Gli addetti ai lavoro sono soggetti a stringenti vincoli procedurali che garantiscono la qualità e la sicurezza dei loro prodotti.

Le procedure spaziano dall’agronomia, al controllo qualità, alla capacità analitica su matrici diverse, alla scelta dei fornitori come ha spiegato Daniela Maurizi, responsabile del Gruppo Maurizi, European Chemist, Consigliere Segretario del Consiglio Nazionale dei Chimici ed esperta nell’analisi della composizione chimica degli alimenti, della presenza dei residui di sostanze tossiche e, in generale, nel controllo qualità.

“Un dibattito prettamente scientifico è il presupposto fondamentale per un confronto efficace sul tema glifosate, gli addetti ai lavori con iniziative come questa possono fornire una corretta informazione scientifica e gettare le basi per l’individuazione di soluzioni condivise da tecnici, industria, istituzioni e consumatori” dichiara Maurizi aggiungendo che “i processi di analisi della composizione chimica degli alimenti, sconosciuti all’opinione pubblica, costituiscono valida tutela”.

“Si tratta di un prodotto fitosanitario utilizzato come erbicida che a partire dalla sua introduzione,  metà degli anni ’70, ha fatto registrare per le sue specifiche caratteristiche applicative un notevole  incremento del consumo –- spiega Aldo Ferrero professore di agronomia e coltivazioni erbacee del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali ed Alimentari dell’Università di Torino –  In Italia ed in Europa il glifosate viene utilizzato esclusivamente senza prevedere alcun contatto con le colture agrarie.

Secondo le valutazioni delle istituzioni ufficiali europee ed internazionali il glifosate non presenta rischi tossicologici come risulta dai rapporti delle agenzie europee EFSA ed ECHA e dai giudizi di FAO e Organizzazione Mondiale della Sanità.

Come per gli antibiotici occorre porre vincoli e maggiore attenzione all’utilizzo del glifosate, un corretto impiego consente di limitare i possibili effetti sfavorevoli legati allo sviluppo di forme di resistenza nelle piante infestanti e al rischio di contaminazione ambientale (acqua e suolo)”.

“Nelle valutazioni tossicologiche riguardanti un definito composto non si può prescindere dalla valutazione del cosiddetto Intake, dato relazionabile alla quantità di alimenti assunti da ogni persona e che contengono il composto  in questione, considerato che l’effetto di accumulo può non essere trascurabile” sottolinea Fernando Tateo professore al Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli studi di Milano e direttore scientifico dei Laboratori di ricerche analitiche e tecnologiche sugli  alimenti e l’ambiente. “Secondo la classificazione attuale il glifosate è incluso a livello di tossicità nella classe terza ove in classe due si posizionano altre sostanze comunemente consumate e non ritenute problematiche secondo le più comuni considerazioni.

Nell’applicazione delle metodiche analitiche attuali specialmente in casi in cui bisogna avere specifica accortezza come questo, è necessario fare verifiche statisticamente significative, studiando con attenzione la ripetibilità del dato e l’intervallo di incertezza. Il livello analitico generale di indagine attuale è sostanzialmente buono  per la ricerca del glifosate in matrici diverse quali ad esempio cereali, pasta e miele ma occorre comunque che i vari laboratori analitici possano raggiungere una qualità ancora più affidabile, attraverso una auspicata unificazione della metodica adottata”.

 “L’impiego del glifosate come altre sostanze analoghe, è regolamentato da precise norme che riducono al massimo il pericolo della presenza di residui.

I limiti indicati dall’EFSA sono molto prudenziali e tengono conto anche della possibilità che gli stessi contaminanti siano presenti anche in altri alimenti, nonché di possibili azioni tossiche sinergiche – afferma Agostino Macrì dell’Unione dei consumatori – sulla base delle informazioni disponibili ritengo non ci siano attualmente pericoli a seguito del consumo di prodotti come la pasta per i quali purtroppo si sono diffusi messaggi allarmistici che non fanno altro che alimentare paure ingiustificate tra i cittadini alimentando un clima di sfiducia che si ripercuote negativamente anche sulle attività lavorative delle aziende”.

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Il Prof. Agostino Macrì recensisce il nostro libro sul Food Safety Plan

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Il Professore Agostino Macrì è da sempre impegnato in una missione che ci accomuna: dare risposta ai tanti dubbi che i consumatori possono avere in campo alimentare.

Anche per questo motivo, il Professor Macrì ha voluto recensire il libro “La redazione del Food Safety Plan” di Daniela Maurizi e Manuela Vinay, scritto proprio con l’intenzione di fugare tutti i dubbi intorno alla produzione e all’esportazione dei prodotti alimentari nei vari Paesi, in particolare gli Stati Uniti d’America.

Vi riportiamo di seguito lo screen della recensione, è possibile cliccare sulla foto per leggerla ingrandita.

 

recensione libro food safety plan

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Olio giusto per friggere? Ne parla Daniela Maurizi su Rai 1

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Ospite a “Tempo e Denaro” su Rai 1, Daniela Maurizi è intervenuta su una tematica molto vicina a tutti noi in questo periodo di feste: la frittura.

Come si ottiene una sana frittura?

Qual’è l’olio migliore da usare, e come usarlo al meglio?

Clicca sul video qui sotto per risentire le risposte a queste e altre domande nell’intervento della Dottoressa Maurizi.

 

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Etichette come biglietto da visita

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Riportiamo per completezza di informazione il secondo articolo della Gazzetta di Parma relativo al Seminario del 20 Ottobre di cui vi abbiamo anticipato qui.

L’incontro, tenutosi in collaborazione tra il Gruppo Maurizi, l’Unione Parmense degli Industriali e Informest Consulting, verteva in particolare su paesi quali Canada, Australia e Nuova Zelanda.

Paolo Di Bona, Senior Specialist sicurezza alimentare del Gruppo Maurizi, ha commentato così l’incontro cui ha partecipato come relatore:

“C’è stata grande partecipazione delle aziende su argomenti di forte interesse, relativi a mercati in cui il prodotto italiano riscuote grande successo.”

 

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Etichettatura paesi anglofoni – Gazzetta di Parma

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Segnaliamo l’articolo della Gazzetta di Parma dedicato al seminario sull’ Etichettatura degli alimenti per il mercato canadese, australiano e neozelandese.

Il seminario si svolgerà a Parma il prossimo 20 Ottobre alle ore 15 presso Palazzo Soragna,

il Gruppo Maurizi sarà presente con l’intervento di Paolo Di Bona, Senior Specialist del settore Sicurezza alimentare.

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