Non tutti i prodotti hanno bisogno del Challenge test. La norma UNI EN ISO 29621:2017 ha l’obiettivo di aiutare i produttori di cosmetici e gli organismi di regolamentazione a definire quei prodotti finiti che, sulla base di una valutazione del rischio, presentano un basso rischio di contaminazione microbica durante la produzione e/o l’utilizzo previsto, e quindi, non richiedono l’applicazione del test.
Il Challenge test deve essere, pertanto, effettuato durante la formulazione del cosmetico, ovvero nella sua fase di sviluppo, prima dell’immissione del prodotto sul commercio
Seguendo i criteri di accettabilità forniti dalla ISO 11930, potrà essere assegnata la conformità ai cosmetici come segue:
Il Challenge test è normato dal Regolamento (CE) n. 1223/2009 che, nell’allegato I al punto 3, ovvero quello relativo alla qualità microbiologica del prodotto cosmetico, specifica che nella relazione sulla sicurezza deve essere riportato l’esito del test.
Secondo quanto riportato nella normativa, questo test è obbligatorio per tutti i prodotti cosmetici che possono presentare il rischio di contaminazione batteriologica. Sono esentati da questi test solo i prodotti a base alcolica o quelli con pH molto basici come i saponi.