
Molto spesso siamo noi stessi gli artefici delle intossicazioni e tossinfezioni alimentari che ci colpiscono, e questo è dovuto alla scarsa attenzione che poniamo nella gestione domestica degli alimenti!
Nelle modalità di conservazione in casa in primis, ma gli errori possono essere commessi anche durante le fasi di trasporto.
Fortunatamente, se si pone attenzione a tutti gli step che gli alimenti percorrono dall’acquisto fino all’utilizzo in casa, sono sufficienti pochi ma attenti accorgimenti a garantire la sicurezza dei prodotti.
Cosa fare al supermercato:
È buona abitudine leggere le etichette dei prodotti che si acquistano: l’etichetta riporta tutte le informazioni ed i consigli necessari su come manipolare l’alimento per garantirne la salubrità (come la temperatura di conservazione e la data di scadenza per i deperibili ad esempio).
È importante conoscere la differenza tra la vera e propria data di scadenza (che l’etichetta ci indica attraverso la dicitura: “da consumarsi entro il…”) ed il cosiddetto termine minimo di conservazione (“da consumarsi preferibilmente entro il…”).
Prestare la massima attenzione alla prima dicitura!
Un alimento con data di scadenza superata potrebbe essere pericoloso per la salute.
Il “preferibilmente” degli alimenti che invece riportano il termine minimo di conservazione informa il consumatore che, se superato, il prodotto potrebbe aver perso alcune caratteristiche organolettiche proprie (consistenza, fragranza, caratteristiche organolettiche…), ma non è pericoloso per la salute.
In caso di acquisto di prodotti deperibili (a maggior ragione se congelati o surgelati), in particolare nella stagione estiva, portare sempre con sé una busta o contenitore isotermico, meglio se contenente piastre refrigerate, in modo tale da mantenere gli alimenti acquistati ad una temperatura idonea.
Una ulteriore buona abitudine in fase di acquisto è quella di osservare con attenzione lo stato dei prodotti: evitare confezioni rigonfie, ammaccate o con incarto danneggiato; laddove possibile controlli visivi, olfattivi e tattili sono sufficienti per evitare di incorrere in un prodotto alterato (una colorazione anomala, una consistenza non tipica di quel prodotto, un odore sgradevole..).
In viaggio verso casa
Purtroppo i rischi non si esauriscono dopo l’acquisto presso il negozio o il supermercato.
La fase di trasporto degli alimenti dal punto vendita alla propria abitazione nasconde rischi di proliferazione microbiologica notevoli, spesso sottovalutati.
Infatti, in particolar modo in caso di temperature ambientali elevate (come nella stagione estiva, in orari caldi), all’interno della vettura si genera un microclima ideale per la moltiplicazione dei batteri.
È fondamentale cercare di limitare quindi il più possibile questa fase critica, come farlo?
- evitando di soffermarsi lungo il tragitto,
- non lasciando la macchina con la spesa parcheggiata al sole,
- scegliendo orari con condizioni di traffico limitato.
Riuscire a fare in modo che queste piccole attenzioni diventino una abitudine, tanto tra gli scaffali del supermercato quanto in fase di trasporto e fino alle mura domestiche, riduce in modo significativo il rischio di incorrere in pericolose patologie alimentari.