
Nel corso del 2015 la raccolta dei rifiuti derivati dalle apparecchiature elettriche ed elettroniche ha raggiunto i 249.253.916 kg, un incremento di oltre 17 milioni di chilogrammi raccolti rispetto all’anno precedente, con un dato pro capite pari a 4,1 Kg per abitante.
In una Società dove la tecnologia avanza continuamente, tanto da spingerci a cambiare sempre più spesso i nostri apparecchi elettronici con altri nuovi e performanti, ci siamo sicuramente trovati nella situazione di domandarci, come devono essere smaltiti i vecchi elettrodomestici?
Ci sono degli obblighi da rispettare?
Spesso vengono buttati nei cassonetti della raccolta indifferenziata senza particolare attenzione o peggio, abbandonati per strada senza pensare troppo alle conseguenze per l’ambiente.
Gli elettrodomestici sono conosciuti anche con l’acronimo AEE (Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e il D. lgs. 49/2014, li definisce in base alla loro grandezza in 10 categorie, tra le più comuni ci sono:
- piccoli elettrodomestici (frullatori, spremiagrumi, ma anche ferri da stiro e asciugacapelli, etc..)
- grandi elettrodomestici (lavatrici, frigoriferi, forni, condizionatori, etc.. )
- apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (computer, lettori CD e DVD etc..)
- apparecchiature di consumo (radio, tv, videocamere, ecc.),
i quali al termine del loro ciclo di vita vengono definiti come RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).
La normativa vigente sullo smaltimento degli elettrodomestici (D,Lgs. 151/2005; DM 65/2010) vieta di smaltirli come normali rifiuti; esistono, infatti particolari obblighi che il consumatore deve rigorosamente rispettare, pensati per la salvaguarda dell’ambiente.
Innanzitutto per capire se un oggetto del quale vogliamo disfarcene, dovrà essere smaltito come RAEE, dobbiamo prestare attenzione se sul prodotto c’è la presenza del simbolo che raffigura un “bidone sbarrato”, presente su tutti le apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) acquistate dopo il 13/10/2005, che sta ad indicare che tale prodotto non può essere smaltito nei normali cassonetti per i rifiuti.
Perché è importante smaltirli correttamente?
Sono composti principalmente da materiali riciclabili che possono quindi essere recuperati ed riutilizzati per produrre nuove apparecchiature.
Tra i metalli più comuni presenti ci sono l’alluminio, il ferro, il rame, l’acciaio, il piombo, il mercurio ed in alcuni casi metalli speciali come, il cobalto, l’indio, l’antimonio e metalli preziosi come l’argento, l’oro e il palladio .
Se pensiamo che una tonnellata di telefoni cellulari senza batteria può contenere:
- 130 kg di Rame
- 3,5 kg di Argento
- 340 g di Oro
- 140 g di Palladio
è facile capire quanto è importante smaltire correttamente le apparecchiature elettriche.
Se da un lato però la presenza dei materiali riciclabili rappresentano preziose risorse, garantendo opportunità di lavoro a molte imprese favorendo un notevole risparmio in termini di emissioni di C02 e di energia, dall’altro se non trattati in maniera corretta costituiscono un pericolo per l’ambiente con ripercussioni sulla salute umana.
Si pensi ai danni che possono provocare all’ambiente la dispersione di metalli pesanti come il mercurio, presente nelle sorgenti luminose e altri metalli come il piombo e alluminio o i gas provenienti dai vecchi frigoriferi CFC (clorofluorocarburi) dannosi per l’ozono e altri materiali non biodegradabili presenti in queste apparecchiature.
Quindi, come smaltire elettrodomestici ?
Per queste apparecchiature è prevista una raccolta differenziata, bisogna quindi portarli in una delle isole ecologiche comunali presenti nella zona di residenza attrezzate per lo smaltimento dei RAEE.
Successivamente dai centri di raccolta i rifiuti arrivano agli impianti di trattamento, luoghi adibiti al recupero e al riciclo dei RAEE secondo un trattamento specifico in base alle loro caratteristiche evitano la dispersione di sostanze inquinanti e permettendo il riciclo delle materie prime.
Nel caso invece in cui vogliamo disfarcene per acquistarne uno nuovo, si ha la possibilità di consegnare il vecchio elettrodomestico al negoziante a costo zero, grazie all’entrata in vigore nel Decreto Ministeriale 65/2010 denominato “Uno contro Uno“:
uno ne compri e uno ne ritirano, in cui al momento dell’acquisto di una nuova apparecchiatura elettrica o elettronica equivalente (cioè avente le stesse funzioni) il negoziante ha obbligo di ritirare gratuitamente il rifiuto RAEE consegnato dal cliente.
Inoltre, dal mese di luglio 2016, con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 121/2016 è stato introdotto l’obbligo di ritiro gratuito “Uno contro Zero“ per i piccoli elettrodomestici aventi dimensione massima inferiore a 25 cm da parte di quei negozi con superficie di vendita superiore a 400 mq.
Questi negozi sono quindi obbligati al ritiro gratuito, senza alcuna necessità di acquisto di apparecchiature equivalenti.
I distributori possono rifiutare il ritiro di un RAEE nel caso in cui questo rappresenti un rischio per la salute e la sicurezza del personale o qualora il rifiuto risulti privo dei suoi componenti essenziali.