
Ai sensi del decreto del Ministero dell’Interno del 10 marzo 1998, in base alla valutazione dei rischi effettuata è possibile classificare il livello del rischio incendio di un determinato luogo di lavoro, o di una parte, nelle seguenti categorie: rischio basso, rischio medio, rischio alto.
La legge definisce come a rischio incendio medio i luoghi di lavoro, o parti di essi, in cui sono presenti sostanze infiammabili e/o condizioni dei locali che possano favorire lo sviluppo di incendio con propagazione limitata, secondo la classificazione del rischio incendi nei luoghi di lavoro.
Rientrano in tale categoria:
- attività comprese nell’allegato I al DPR 1 agosto 2011 con esclusione delle attività classificate a rischio incendio elevato
- cantieri temporanei e mobili ove si conservano e si utilizzano sostanze infiammabili o nelle quali si faccia uso di fiamme libere, esclusi quelli interamente all’aperto
La formazione per addetti antincendio in attività a medio rischio è strutturata, in base al decreto del Ministero dell’Interno del 10 marzo 1998, come segue:
Corso B: Corso per addetti antincendio in attività a rischio di incendio medio (durata 8 ore).
Corso antincendio rischio medio, com’è strutturato
1) L’incendio e la prevenzione incendi (2 ore)
– Princìpi sulla combustione e l’incendio;
– le sostanze estinguenti;
– triangolo della combustione;
– le principali cause di un incendio;
– rischi alle persone in caso di incendio;
– principali accorgimenti e misure per prevenire gli incendi.
2) Protezione antincendio e procedure da adottare in caso di incendio (3 ore)
– Le principali misure di protezione contro gli incendi;
– vie di esodo;
– procedure da adottare quando si scopre un incendio o in caso di allarme;
– procedure per l’evacuazione;
– rapporti con i vigili del fuoco;
– attrezzature ed impianti di estinzione;
– sistemi di allarme;
– segnaletica di sicurezza;
– illuminazione di emergenza.
3) Esercitazioni pratiche (3 ore)
– Presa visione e chiarimenti sui mezzi di estinzione più diffusi;
– presa visione e chiarimenti sulle attrezzature di protezione individuale;
– esercitazioni sull’uso degli estintori portatili e modalità di utilizzo di naspi e idranti.
La valutazione dei rischi da parte del datore di lavoro è svolta considerando il tipo di attività, i materiali utilizzati, le caratteristiche dei luoghi di lavoro ed il numero di persone potenzialmente presenti. Nello specifico:
Fattori di pericolo incendio
- materiali e sostanze combustibili o infiammabili
- grandi quantitativi di materiali cartacei
- materie plastiche e derivati dalla lavorazione del petrolio
- liquidi e vapori infiammabili
- gas infiammabili
- polveri infiammabili
- sostanze esplodenti
- prodotti chimici infiammabili in combinazione con altre sostanze che possono essere presenti
Sorgenti di innesco
- fiamme libere
- scintille
- archi elettrici
- superfici a temperatura elevata
- cariche elettrostatiche
- campi elettromagnetici
- macchine, impianti ed attrezzature obsolete o difformi dalle norme di buona tecnica
Fattori trasversali
- territorio ad alta sismicità
- vicinanza con altre attività ad alto rischio incendio
- metodologie di lavoro non corrette
- carenze di manutenzione di macchinari ed impianti