
L’uso del DAE – Defibrillatore Semiautomatico Esterno – costituisce uno degli strumenti più efficaci per aumentare il tasso di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco.
Studi internazionali, infatti, riportano che, in caso di perdita di coscienza, l’inizio della rianimazione cardiopolmonare e l’uso del defibrillatore semiautomatico entro i primi 5 minuti comportano un notevole incremento del tasso di sopravvivenza che, di solito, è stimato intorno al 7,9% in caso di assenza di pronta risposta all’emergenza.
In Italia, una delle leggi di maggiore rilevanza a riguardo, è la Legge n. 120 del 3 aprile 2001 “Utilizzo dei defibrillatori semiautomatici in ambiente extraospedaliero” grazie alla quale anche il personale sanitario non medico nonché il personale non sanitario è autorizzato all’uso del defibrillatore semiautomatico previa formazione specifica nelle attività di rianimazione cardio – polmonare.
Gruppo Maurizi è in grado di dare assistenza al cliente nella fase di valutazione – anche in base ad eventuali indicazioni regionali – di installazione o meno di DAE all’interno della propria struttura. Individuando il numero di addetti ottimale da formare e erogando corsi di formazione con docenti qualificati ed autorizzati, anche al fine di rilascio di Crediti formativi ove previsto.
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Con il Decreto 18.03.2011 vengono stabiliti i criteri per la distribuzione dei defibrillatori semiautomatici esterni ed in particolare l’opportunità di dotare di defibrillatori semiautomatici esterni i seguenti luoghi e strutture:
- Luoghi in cui si pratica attività sanitaria e sociosanitaria (strutture sanitarie e sociosanitarie residenziali e semiresidenziali autorizzate, poliambulatori, ambulatori dei medici di medicina generale);
- Luoghi in cui sia praticata attività ricreativa ludica, sportiva agonistica e non agonistica anche a livello dilettantistico: auditorium, cinema, teatri, parchi divertimento, discoteche, sale gioco e strutture ricreative, stadi e centri sportivi;
- Luoghi dove vi è la presenza di elevati flussi di persone o attività a rischio: grandi e piccoli scali per mezzi di trasporto aerei, ferroviari e marittimi, strutture industriali, centri commerciali, ipermercati, grandi magazzini alberghi, ristoranti, stabilimenti balneari e stazioni sciistiche;
- Strutture sede di istituti penitenziari, istituti penali per i minori, centri di permanenza temporanea e assistenza; strutture di Enti Pubblici: scuole, università, uffici etc.
Il Decreto 18.03.2011 prevede che debbano essere dotati di DAE i seguenti mezzi:
- Mezzi di soccorso sanitario a disposizione del sistema di emergenza territoriale 118;
- Mezzi di soccorso sanitario appartenenti alle organizzazioni di volontariato, alla Croce Rossa Italiana ed al Dipartimento della Protezione Civile;
- Mezzi aerei e navali adibiti al soccorso e al trasporto di infermi;
- Ambulanze di soggetti pubblici e privati che effettuano servizio di assistenza e trasporto sanitario.
Secondo il Decreto 18.03.2011 può essere opportuno dotare di DAE i mezzi destinati agli interventi di emergenza della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale dello Stato, del Corpo della Guardia di Finanza, della Polizia Locale, del Soccorso Alpino e speleologico, delle Capitanerie di Porto.
Il 01 luglio 2017 è entrato in vigore il Decreto 26 giugno 2017 ovvero “Linee Guida sulla dotazione e l’utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita da parte delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche”; con questo Decreto è diventato, quindi, obbligatorio per le associazioni e le società sportive dilettantistiche di dotarsi di DAE e, quindi, di personale adeguatamente formato. Il Decreto 26 giugno 2017 non si applica, però, come specificato alle società dilettantistiche che svolgono attività sportive con ridotto impegno cardiocircolatorio, quali bocce (escluse bocce in volo), biliardo, golf, pesca sportiva di superficie, caccia sportiva, sport di tiro, giochi da tavolo e sport assimilabili.
E’ necessario ricordarsi che il DAE deve essere sempre posizionato ad una distanza da ogni punto della struttura percorribile in un tempo utile per garantire l’efficacia dell’intervento stesso.
Il numero di soggetti da formare ovviamente è strettamente correlata al tipo di struttura, organizzazione, orari di apertura e di lavoro, etc.
Il corso di formazione BLSD è l’acronimo di Basic Life Support Defibrillation ed identifica le pratiche di primo soccorso e di rianimazione cardio-polmonare con l’impiego del defibrillatore sia sul paziente adulto che pediatrico (nel caso di paziente pediatrico si utilizza la sigla PBLSD).
Il corso di formazione, effettuato da Centri di formazione accreditati dalle singole regioni secondo specifici criteri, deve prevede:
- La conoscenza dei metodi di rianimazione cardiopolmonare di base;
- Una parte teorica avente per oggetto finalità della defibrillazione precoce, elementi fondamentali di funzionalità cardiaca, pericoli e precazioni per pazienti e per il personale, presentazione e descrizione dell’apparecchio, alimentazione, uso e manutenzione, modalità di messa in opera e dimostrazione da parte del formatore;
- Una parte pratica relativa alla messa in opera sul manichino della sequenza di rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione semiautomatica, raccolta dei dati registrati ed analisi dell’intervento.
I corsi per uso del DAE si distinguono in:
- Corsi per personale sanitario
- Corso per laici (personale non sanitario)
La prima tipologia di corso prevede una formazione della durata di 8 ore, la seconda tipologia di corso prevede una durata di 5 ore.
Nel caso di corsi per personale sanitario al termine del corso vengono rilasciati crediti ECM.