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CAMBIANO LE REGOLE SU CARNE E PESCE AFFUMICATI. DEROGA AI LIMITI MASSIMI CONSENTITI DI ALCUNI CONTAMINANTI NEI PRODOTTI ALIMENTARI MA NON PER TUTTI.

By 16 Dicembre 2014Sicurezza Alimentare, Varie2 min read

Il Regolamento UE 1327/2014 modifica il Regolamento 1881/06, e per alcuni Stati europei non si applicano i nuovi limiti massimi consentiti di idrocarburi policiclici aromatici (IPA) previsti per carni e pesce affumicati.

 

 

Il 13 dicembre 2014 è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale Europea il Regolamento UE 1327/2014 che modifica il Regolamento 1881/06 per quanto riguarda i tenori massimi di Idrocarburi policiclici aromatici (IPA) nelle carni e nei prodotti a base di carne affumicati in modo tradizionale nonché nel pesce e nei prodotti della pesca affumicati in modo tradizionale.

Il nuovo Regolamento si applica in maniera retroattiva dal 1 settembre 2014 ma solo per alcuni Paesi e per i loro mercati interni, quali: Irlanda, Spagna, Croazia, Cipro, Lettonia, Polonia, Portogallo, Romania, Repubblica slovacca, Finlandia, Svezia e Regno Unito.

A partire dal 1 settembre 2014, con l’entrata in applicazione del Regolamento UE 835/2011, sono stati rivisti alcuni limiti riguardanti gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) per certi prodotti alimentari (in particolare il livello massimo consentito di benazopire per le carni affumicate ed i prodotti a base di carne affumicati è diminuito). Tuttavia dati recenti dimostrano che l’applicazione di buone pratiche di affumicatura non consente in divesri Stati membri di ottenere tenori inferiori di IPA per alcuni prodotti a base di carne affumicati in modo tradizionale. In questi casi non risulta possibile modificare le pratiche di affumicatura senza che ciò influisca in modo significativo sulle caratteristiche organolettiche del prodotto.

Per questi motivi alcuni Stati membri hanno ottenuto con il Regolamento 1327/2014 una deroga di 3 anni all’applicazione dei tenori massimi inferiori di IPA a decorrere dal 1 settembre 2014. Tale deroga riguarda la produzione e il consumo locali di carni e prodotti a base di carne e/o pesce e prodotti della pesca affumicati in modo tradizionale ai quali si continueranno pertanto ad applicare i tenori massimi attualmente in vigore.

Per quanto riguarda l’Italia è risultato che l’abbassamento dei suddetti limiti non dovrebbe inficiare le produzioni nazionali.

 

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