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Dallo scorso settembre 2015, la Food and Drug Administration ha pubblicato la versione definitiva del FSMA (Food Safety Modernization Act), riguardante nuove procedure legate alla sicurezza alimentare che le aziende devono implementare per poter vendere i propri prodotti sul mercato Statunitense.
In realtà la norma è costituita da diverse “Final Rules” che coprono i diversi aspetti e che sono state approvate non in contemporanea.
Riassumiamo di seguito in tabella, le final rules più rilevanti e i termini per la loro applicazione.
** Aziende molto piccole: con una media di meno di 1 milione di dollari all’anno (corretto per inflazione) che include la vendita annuale di alimenti destinati al consumo umano e il valore di mercato degli alimenti prodotti, lavorati, confezionati o immagazzinati senza essere venduti
* Aziende piccole: imprese con meno dell’equivalente di 500 dipendenti a tempo pieno
Come è possibile notare, la norma è stata pensata in primo luogo per le aziende di una certa rilevanza, lasciando tempo alle realtà considerate di minore entità, di adeguarsi più agevolmente.
La Food and Drug Administration ha già pubblicato sul proprio sito alcune Domande & Risposte inerenti i diversi aspetti della norma, per venire incontro alle esigenze (e soprattutto alle domande) delle aziende. Sicuramente l’aspetto più innovativo è quello che riguarda i controlli preventivi per gli alimenti destinati all’uomo (H.A.R.P.C. – Hazard Analysis and Risk-based Preventive Controls). Si tratta in realtà di controlli volti a mettere a punto delle azioni di controllo precedenti al monitoraggio dei CCP.
Va tenuto presente in questo contesto che la F.D.A. fa una distinzione sostanziale tra HACCP e Azioni Preventive, cosa che nei nostri Piani di Autocontrollo Nazionali viene invece affrontata di pari passo.
Di seguito due schemi esemplificativi, presi dal “Manuale per i partecipanti al corso sugli alimenti destinati all’alimentazione umana” che mettono a confronto quello che per la F.D.A. è il semplice HACCP e i Controlli Preventivi
Come è chiaramente osservabile, all’interno dei Controlli Preventivi, sono già inclusi tutti i passaggi che un Piano di Autocontrollo aziendale normalmente prevede.
Quello che verrà chiesto alle aziende è di esplicitare le azioni preventive per ciascun pericolo individuato, per ogni linea produttiva e di effettuare dei controlli in fasi diverse dai CCP (pensiamo ad esempio alle procedure di sanificazione che, rientrando nel novero delle Buone Norme di Lavorazione non sono mai considerate dei CCP, ma vengono monitorate e registrate comunque).
È interessante considerare come, l’approccio alla normativa sia completamente diverso tra U.S.A. ed Europa.
Laddove la loro vecchia normativa (Food, Drug & Cosmetic Act) prevedeva solamente l’implementazione di un sistema HACCP, le aziende si limitavano ad individuare solamente i Punti Critici di Controllo e a monitorarli, mentre per noi è da subito risultato necessario implementare e includere nei nostri sistemi le azioni preventive da attuarsi secondo le Buone Norme di Lavorazione.
Dunque non dovrebbe risultare troppo oneroso per le aziende, adattare i propri documenti alle nuove norme.
Capitolo a parte merita l’altra grande novità prevista dal FSMA. e cioè la figura del Preventive Controls Qualified Individual, cioè la figura sotto la cui responsabilità verrà realizzata l’analisi dei rischi preventivi e la stesura del relativo piano di controlli.
Questa figura può essere paragonabile al nostro Responsabile HACCP aziendale, ma il FSMA prevede comunque che sia riconosciuto come qualificato per svolgere queste mansioni, in base alla sua esperienza lavorativa o alla frequenza di particolari corsi di formazione.
Potendo esaminare un elenco di argomenti trattati dal “Manuale per i partecipanti al corso sugli alimenti destinati all’alimentazione umana”, risulta facile comprendere come questi siano in realtà il pane quotidiano di ogni Responsabile HACCP o RSQ aziendale.
Vi si parla infatti di argomenti quali:
- I pericoli chimici, fisici e biologici
- I controlli preventivi sugli allergeni
- I controlli sui fornitori
- Le procedure di validazione
- I controlli preventivi relativi alla sanificazione
- Buone norme di lavorazione e programma di prerequisiti
Sembra quindi, in attesa di una ufficialità da parte della FDA, che i programmi formativi normalmente previsti dalle norme già in essere nel nostro Paese, siano equiparabili a quelle richieste per poter assumere la carica di Preventive Controls Qulified Individual.
Rimaniamo comunque in attesa di eventuali specifiche (sembra infatti che la FDA stia realizzando delle linee guida per le aziende, volte a chiarire anche questi aspetti della nuova norma)