Finalmente un segnale concreto e chiaro da parte del Ministero della Salute in materia di allergeni e comunicazione ai consumatori da parte di ristoranti, mense, ospedali o servizi catering.
Il Ministero della Salute ha pubblicato una nota del 6 febbraio scorso di chiarimento relativa alle indicazioni sulla presenza di allergeni forniti dalle collettività.
Come previsto dal Regolamento UE 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, il Ministero dunque indica i mezzi con i quali le indicazioni sugli allergeni devono essere rese disponibili.
Le informazioni in merito agli allergeni, dal latte alle uova o ai crostacei, dovranno essere date in modo chiaro ed in forma scritta. Si possono usare i menù, appositi registri o cartelli ma anche sistemi tecnologicamente avanzati e moderni, purché ben in vista e accessibili. Nel caso in cui si usino sistemi tecnologici – applicazioni smartphone, codici a barre, codice QR o altre applicazioni -, non dovranno essere l’unico sistema di comunicazione poiché l’informazione deve essere accessibile a tutti i consumatori. Per fortuna il Ministero si rende conto delle difficoltà pratiche degli operatori e acconsente che ci siano delle scritte in luoghi ben visibili, come ad esempio i menù o cartelli, con dei riferimenti ad altri documenti che dovranno comunque essere disponibili in forma scritta.
Le possibili diciture che suggerisce il Ministero sono:
“Le informazioni circa la presenza di sostanze o di prodotti che provocano allergie o intolleranze, sono disponibili rivolgendosi al personale di servizio”
Oppure
“Per qualsiasi informazione su sostanze e allergeni è possibile consultare l’apposita documentazione che verrà fornita, a richiesta, dal personale di servizio”
La nota, indicando la libertà nelle modalità di comunicazione, ribadisce la forma scritta, che dovrà essere condivisa da tutto il personale operativo affinché non ci siano incomprensioni ed in modo che l’autorità competente possa fare le verifiche opportune.
Per un ulteriore approfondimento, leggi questo articolo, a cura di Agostino Macrì.