
Nel corso degli anni, le frodi alimentari hanno afflitto diversi settori, da quello della carne e del pesce fino al miele. Spesso, le frodi alimentari si manifestano come omissione di informazioni all’interno delle etichette, venendo meno agli obblighi previsti dal Regolamento UE 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori.
Per contrastare questo fenomeno, la Commissione Europea ha dato il via a un piano di controlli coordinato con le autorità nazionali così da dare un taglio a tali pratiche illecite. La procedura del piano è stata “nascosta” dalla Gazzetta Ufficiale, proprio per garantire un effetto sorpresa maggiore sulle aziende produttrici.
In Italia, in particolare, le frodi alimentari prevedevano:
- aggiunta di zuccheri
- idrossimetilfurfurale (HMF) superiore ai limiti di legge
- indice diastasico difforme
- caratteristiche organolettiche non conformi
- origine botanica e/o geografica diversa dal dichiarato
Sul sito del Ministero della Salute è possibile consultare i dati salienti delle indagini affidate ai controlli dell’ICQRF ed il report annuale rilasciato dal RASFF.
Nel 2022, ad esempio, è emerso che l’1,9% delle non conformità riscontrate dalle Autorità Competenti durante i controlli ufficiali sono riconducibili a frodi o adulterazioni degli alimenti.
I tipi di frodi ittiche più comuni
La frode alimentare costituisce un vero danno economico per il settore, oltreché un vero e proprio rischio per la salute e per la sicurezza alimentare.
Per quanto riguarda i prodotti ittici, dai controlli delle autorità è emerso che circa il 6% delle specie ittiche controllate (3.900 totali) dichiarate in etichetta non è risultato conforme a livello europeo, mentre in Italia le specie diverse da quelle dichiarate sono state solo il 2,4%.
Sostituzioni di specie ittiche
La sostituzione di specie ittica in etichetta è una vera e propria frode commerciale che costituisce illecito per favorire il puro profitto economico.
Le specie in Italia più comunemente sostituite e utilizzate per frodi alimentari sono:
- la cernia
- il rombo
- la limanda
Decongelato spacciato per fresco
Il Regolamento UE 1169/2011 chiarisce apertamente che le informazioni sugli alimenti non devono indurre in errore il consumatore, in particolare:
- per quanto riguarda le caratteristiche dell’alimento e, in particolare, la natura, l’identità, le proprietà, la composizione, la quantità, la durata di conservazione, il paese d’origine o il luogo di provenienza, il metodo di fabbricazione o di produzione;
- attribuendo al prodotto alimentare effetti o proprietà che non possiede;
- suggerendo che l’alimento possiede caratteristiche particolari, quando in realtà tutti gli alimenti analoghi possiedono le stesse caratteristiche, in particolare evidenziando in modo esplicito la presenza o l’assenza di determinati ingredienti e/o sostanze nutritive;
- suggerendo, tramite l’aspetto, la descrizione o le illustrazioni, la presenza di un particolare alimento o di un ingrediente, mentre di fatto un componente naturalmente presente o un ingrediente normalmente utilizzato in tale alimento è stato sostituito con un diverso componente o un diverso ingrediente.
Tenendo a mente questo, si capisce perché costituisce frode in commercio non dichiarare nell’etichetta o nel menù del ristorante la presenza di pesce decongelato, vendendolo come se fosse pesce fresco.
Questa pratica illecita costituisce reato e deve essere punito dalle autorità competenti.
Trattamenti con additivi vietati
Sull’utilizzo di additivi nel pesce e in tutti gli altri alimenti ci viene in soccorso il Piano nazionale additivi e aromi alimentari anni 2020-2024 dal Ministero della salute in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e le Autorità regionali e provinciali.
L’obiettivo del Piano è quello di disporre di uno strumento unico e condiviso per la programmazione e il coordinamento sul territorio delle attività del controllo ufficiale oltre al monitoraggio dell’esposizione dei consumatori agli additivi ed agli aromi alimentari.
L’elenco di additivi e aromi alimentari ammessi è consultabile all’Allegato I del Piano. Va da sé che l’utilizzo di aromi e additivi vietati al solo scopo di migliorare l’aspetto del pesce e quindi di ingannare il consumatore è una pratica punibile ai sensi di legge.
Le frodi alimentari riguardano anche il miele
Non solo il pesce è vittima delle frodi alimentari, ma anche un prodotto d’eccellenza quale è il miele. Dai controlli effettuati dalle autorità competenti è emerso che il 19% dei prodotti esaminati (2.237 totali) a livello europeo sono risultati non conformi, mentre a livello nazionale il dato si è fermato al 9,1% (110 totali).
Le irregolarità maggiormente riscontrate negli anni sono:
- falsa dichiarazione dell’origine botanica (7%);
- adulterazione del miele con zuccheri (6%);
- origine geografica errata;
- parametri chimico-fisici, magari con l’aggiunta di sciroppi zuccherini o diluendo il miele con aggiunta di acqua;
- altre problematiche di etichettatura (2%).
Come difendersi dalle frodi alimentari
La corretta informazione alimentare è un diritto del consumatore. I produttori sono tenuti per legge a fornire una serie di informazioni obbligatorie relative al prodotto in maniera chiara e non ingannevole.
Per essere certi che questi obblighi vengano osservati, possiamo affidarci alla nostra esperienza personale, individuando rivenditori di fiducia che sappiamo essere affidabili e attenti ai principi della sicurezza alimentare.
Come ulteriore conferma della qualità dell’alimento, possiamo affidarci ai nostri sensi, valutando prima di tutto l’odore e l’aspetto, ancor prima che il sapore, del cibo che vorremmo consumare.
Le attività di controllo dell’ICQRF
Dietro la sigla ICQRF si nasconde nient’altro che l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari, ovvero l’ente incaricato di effettuare attività di controllo nell’ambito della filiera alimentare con lo scopo di contrastare le frodi alimentari, tutelare la produzione e proteggere il consumatore.
È uno dei maggiori organismi europei di controllo dell’agroalimentare e fra i suoi compiti principali possiamo menzionare:
- La prevenzione e repressione delle frodi nel commercio dei prodotti agroalimentari e dei mezzi tecnici di produzione per l’agricoltura;
- La vigilanza sugli organismi di controllo e certificazione operanti nell’ambito dei regimi di produzione agroalimentare di qualità regolamentata (DOP, IGP, Bio, e così via);
- Il contrasto dell’irregolare commercializzazione dei prodotti agroalimentari introdotti da Stati membri o Paesi terzi e i fenomeni fraudolenti che generano situazioni di concorrenza sleale tra gli operatori e sanzioni per il corretto funzionamento degli accordi interprofessionali.
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