
Sarebbe tuttavia meglio dire “caro importatore ti rispondo”; alcune (forse tutte) le aziende che hanno rapporti commerciali con gli U.S.A. e che importano/importeranno alimenti in quel mercato, in questi giorni stanno ricevendo delle comunicazioni da parte dei propri importatori sul territorio U.S.A. che risuonano come un campanello d’allarme.
Il sunto di quanto scritto in queste comunicazioni è che le aziende devono fornire agli importatori le garanzie necessarie per poter esportare i prodotti (il tutto entro il 31 Maggio 2017); tali garanzie possono essere riassunte nei seguenti punti:
- Modificare le tabelle nutrizionali e adattarle alla nuova normativa;
- Identificare un PCQI e completare il Food Safety Preventive Control Plan;
- Gestire e ridurre al minimo il rischio di cross-contamination da allergeni;
- Adeguarsi ai requisiti del FSVP;
- Aggiornare la propria registrazione sul sito dell’FDA;
Niente panico! Tali comunicazioni sono solo l’effetto di una sovrapposizione di scadenze.
Il FSVP è una norma il cui rispetto compete agli importatori e per la quale essi devono fornire documentazione alla FDA.
La scadenza dell’applicazione si è verificata appunto lo scorso 31 Maggio, data entro la quale gli importatori hanno avuto l’obbligo di soddisfarne tutti i requisiti.
Tuttavia vi sono delle precisazioni da fare; questa data è stata pianificata circa 8 mesi dopo la scadenza imposta alle aziende per adeguarsi ai nuovi obblighi dell’FSMA (Settembre 2016), perciò con un certo filo logico.
Non si è però tenuto conto delle deroghe previste per le piccole aziende (presumibilmente il 99% delle aziende non operanti su suolo Statunitense) le quali hanno avuto un anno in più di tempo per ottemperare alle novità normative (Settembre 2017).
Si è creato quindi un apparente paradosso per il quale gli importatori stanno chiedendo documenti e aggiornamenti per i quali non è ancora arrivata la data ultima di adeguamento.
C’è da dire che gli importatori sanno perfettamente che molte aziende non hanno ancora ottemperato agli obblighi del FSMA.
Questo traspare anche dal tono delle comunicazioni inviate che utilizzano molto spesso il condizionale (should, could ecc.), ad indicare non tanto un obbligo quanto una cortese richiesta.
Probabilmente la richiesta scaturisce dalla necessità di reperire i documenti al più presto possibile, soprattutto per evitare l’accumularsi di scartoffie nei pressi della data di scadenza.
Quello che le aziende possono/devono fare in questo caso è solamente fornire i documenti già in loro possesso, comunicando inoltre che la documentazione mancante sarà inviata, non appena pronta, entro la scadenza stabilita di Settembre 2017.
Per inciso, le novità relative alla tabella nutrizionale dovranno essere applicate (sempre per le piccole aziende) a partire dal Luglio 2019, quindi ben oltre le scadenze che abbiamo finora discusso.
È perfettamente legittimo infatti, fino a tale data, commercializzare alimenti con la vecchia tabella nutrizionale.
Il mondo dell’Import Statunitense, come abbiamo visto, sta certamente attraversando un momento di subbuglio, soprattutto alla luce delle tante novità; quello che si sta portando avanti è un percorso che coinvolge tanto le aziende quanto gli importatori e solo con la massima trasparenza e collaborazione si potrà arrivare al traguardo!