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Perché la semplice frequenza di un corso non è una garanzia per le aziende
A seguito delle numerose informazioni, spesso fuorvianti, relative ai nuovi obblighi per le aziende che intendano esportare negli U.S.A., abbiamo già scritto in precedenza sull’opportunità per le aziende di prendere tempo per verificare l’orientamento della Food and Drug Administration.
La F.D.A., da noi direttamente interpellata, ha recentemente fatto chiarezza sulla questione relativa alla formazione, soprattutto sulla possibile equiparazione di corsi già seguiti da Responsabili HACCP, RSQ e figure analoghe, che non siano stati però esplicitamente pensati nell’ottica di formare un PCQI.
In particolare, oltre a ribadire gli obblighi previsti dalla nuova norma, dei quali si è già abbondantemente parlato (seguire un corso di formazione o avere una documentata esperienza lavorativa), l’F.D.A. ha esplicitato che:
La “Preventive Controls Rule” non prevede alcuna certificazione individuale specifica, inclusa quella fornita dall’agenzia Statunitense che si è occupata di redigere il manuale per gli utenti; la F.D.A. verificherà invece l’adeguatezza del “Piano dei controlli preventivi” di un’azienda, piuttosto che le qualifiche individuali delle persone coinvolte. Se il documento verrà giudicato carente, allora ciò vorrà dire che l’esperienza del PCQI sarà risultata insufficiente e sarà quindi necessaria formazione aggiuntiva. Allo stesso modo quindi, potrà essere giudicato carente un documento redatto da un PCQI che abbia frequentato un corso certificato!
In conclusione quindi, le aziende che vogliano intraprendere il commercio di alimenti con gli Stati Uniti dovranno prima di tutto preoccuparsi di integrare il proprio Piano di Autocontrollo, con le specifiche previste dalla nuova norma, renderlo fruibile ad una ispezione (quindi tradurlo in Inglese) e designare un PCQI (che occorre ricordarlo potrà essere anche un soggetto esterno) che dovrà poi tenere i rapporti con gli ispettori F.D.A. in sede di audit e rispondere di quanto scritto nel “Piano dei controlli preventivi”.
Ribadiamo che la semplice frequenza di un corso non soddisfa i requisiti previsti dalla F.D.A.;
vale a dire che in questo caso la teoria e la pratica non vanno di pari passo!
Per completezza, ecco il testo esatto della risposta che ci è stata data dalla FDA:
“The Current Good Manufacturing Practice, Hazard Analysis, and Risk-Based Preventive Controls for Human Food final rule (80 FR 55908) (21 CFR Part 117) (PC Rule) specifies that in order to be a preventive controls qualified individual, the individual must have successfully completed training in the development and application of risk-based preventive controls at least equivalent to that received under a standardized curriculum recognized as adequate by FDA or be otherwise qualified through job experience to develop and apply a food safety system. Job experience may qualify an individual to perform these functions if such experience has provided an individual with knowledge at least equivalent to that provided through the standardized curriculum (21 CFR 117.180(c)(1)).
FDA has not conducted any evaluations of training courses provided in foreign countries. There are some differences in the requirements of the PC Rule compared to the requirements of HACCP regulations and other preventive-based food safety programs such that the training provided by the International HACCP Alliance or other institutions might not be equivalent. Such an individual may need additional training specific to the PC Rule. However, the PC Rule does not require any specific certifications, including certification by the FSPCA. In general, FDA will assess the adequacy of a facility’s food safety plan rather than an individual’s documented qualifications. Deficiencies in the food safety plan indicate that a PCQI may need additional training, irrespective of documented training and experience (see PC Rule Responses 563 and 564 (80 FR 55908 at 56071)).”