
Le aziende di produzione del settore agroalimentare cercano sempre di più di differenziarsi sul mercato e di soddisfare le nuove richieste del mercato.
Per questo ormai la gran parte delle aziende di produzione si sono adeguate a uno o più standard di certificazione volontaria, di sistema o di prodotto (ISO 22000, BRC, IFS, Agricoltura Biologica, ecc).
Nel mondo delle certificazioni, sicuramente uno dei nuovi trend che individuiamo nel prossimo futuro è la certificazione del sistema di sicurezza alimentare FSSC 22000: questo standard offre un quadro per gestire in modo efficace le responsabilità relative alla sicurezza alimentare di una organizzazione.
FSSC 22000: che cos’è
E’ uno standard riconosciuto dalla Global Food Safety Initiative (GFSI) così come i più noti BRC e IFS e dalla nostra esperienza sul campo possiamo dire che già alcune catene della GDO lo stanno richiedendo ai fornitori che producono gli alimenti a loro marchio.
Questo standard, come si vede anche dall’immagine seguente, si basa sui requisiti della ISO 22000, con l’aggiunta di PRPs specifici di settore e di requisiti specifici della FSSC 22000.
La norma si applica ai sistemi di gestione della sicurezza alimentare e dei mangimi, includendo tutte le attività anche di trasporto e stoccaggio quando effettuate in loco e facenti parte dei processi stessi di produzione.
Questo standard ha il valore di essere riconosciuto a livello mondiale e fornisce un linguaggio comune migliorando la comunicazione lungo tutta la catena alimentare, fornendo un protocollo di gestione sistematico per i programmi di PRP, concentrandosi su quelli veramente importanti.
E’ comunque un sistema flessibile in grado di rispondere alle esigenze specifiche delle aziende.
Le aziende che sono già certificate ISO 22000, possono aggiornare la propria certificazione alla FSSC integrando semplicemente i requisiti aggiuntivi.
Ci aspettiamo che a breve (si vocifera nel prossimo mese di Maggio) verrà pubblicata la nuova versione, in adeguamento alla ISO 22000 del 2018.
Inoltre ci aspettiamo che anche le autorità di controllo inizieranno a richiedere e valutare positivamente le aziende già certificate con questo standard, visto che sia il nuovo Reg. UE 625/17 sui controlli ufficiali che la Comunicazione della Commissione Europea di luglio 2016, direttamente o indirettamente rimandano a questo tipo di standard.