
Cosa è la produzione primaria integrata
Oggi vogliamo parlarvi delle certificazioni volontarie per le attività di produzione primaria integrata, ma prima cerchiamo di capire cosa si intende con produzione integrata. La produzione integrata (o agricoltura integrata) è un metodo di produzione che punta a ridurre al minimo l’impatto ambientale. Questo sistema si focalizza sulla diminuzione dei consumi, sia in termini energetici che da un punto di vista idrico, e sulla diminuzione dell’impiego sostanze chimiche senza compromettere la qualità del prodotto.
Queste tecniche di produzione integrata favoriscono l’eco-compatibilità e l’utilizzo di risorse naturali per garantire un minor impatto ambientale, andando a sostituire in maniera ottimale le pratiche adottate nell’agricoltura convenzionale.
Questo nuovo approccio all’agricoltura viene normato dalla UNI 11233:2009 “Sistemi di produzione integrata nelle filiere agroalimentari – Principi generali per la progettazione e l’attuazione nelle filiere vegetali” che viene creata per rispondere alle nuove esigenze dei consumatori e quindi dei produttori stessi.
quali certificazioni esistono
Il produttore può dare dimostranza di effettuare la produzione nel pieno rispetto dell’ambiente e delle sue risorse richiedendo delle certificazioni. Alcune certificazioni volontarie sono di carattere nazionale, altre regionali, ed alcune internazionali. Vediamone alcune:
global gap
Il GlobalG.A.P. (ex EurepGAP) definisce le buone pratiche agricole (Good Agricultural Practice, G.A.P.) relative agli elementi indispensabili per lo sviluppo della best practice (migliore tecnica) applicabili ad aziende agricole, coltivazioni e prodotti della terra, allevamenti. È una certificazione di prodotto, riconosciuta GFSI e offre notevoli sbocchi commerciali nella GDO.
Tale norma è applicabile a tutte le imprese alimentari di produzione primaria, indipendentemente dall’applicazione dei principi di produzione integrata.
SQNPI
Il Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata – SQNPI è una norma volontaria nazionale, che si rivolge a qualsiasi azienda del comparto agricolo e agroindustriale interessata a valorizzare le proprie produzioni utilizzando un marchio riconosciuto a livello comunitario.
Il SQNPI è un documento tecnico che definisce le linee guida Nazionali per i sistemi di Produzione Integrata, con l’obiettivo di armonizzare ed uniformare le varie norme tecniche regionali. Questo sistema consente alle imprese alimentari di adottare Disciplinari di Produzione Integrata regionali, approvati dal MIPAAF, implementando un sistema di rintracciabilità rigoroso e funzionale, a garanzia della qualità dei prodotti alimentari commercializzati.
AGRIQUALITA’
È un Marchio di Processo registrato dalla Regione Toscana per individuare e promuovere i prodotti agroalimentari realizzati con tecniche di agricoltura integrata.
L’uso del marchio viene concesso a seguito della presentazione alla Regione Toscana della domanda di concessione e all’organismo di controllo prescelto. In caso di idoneità, l’ente di certificazione rilascia un attestato, necessario ai fini dell’inserimento ed iscrizione nell’Elenco regionale dei concessionari.
Qualita’ controllata
È un Marchio di prodotto (“Qualità Controllata”) depositato dalla Regione Emilia-Romagna. L’utilizzo del marchio viene concesso ai produttori o loro associazioni che, in tutto il processo produttivo seguono determinati criteri di qualità, adoperando tecniche di produzione integrata.
Come per il marchio “Agriqualità”, anche per il marchio “Qualità Controllata” l’autorizzazione viene concessa da organismi accreditati dalla Regione Emilia-Romagna, che hanno il compito di verificare la corretta applicazione dei Disciplinari Tecnici, previa presentazione della domanda di adesione alla regione.
REGIME DI QUALITA’ REGIONALE “PRODOTTI DI QUALITA’ PUGLIA”
Anche la Regione Puglia ha deliberato il proprio marchio per la produzione integrata: “Prodotti di Qualità”. Questo marchio registrato dalla Regione Puglia trasmette il messaggio principale d’indicazione di qualità del prodotto e quello secondario d’indicazione d’origine del medesimo.
la Certificazione Global G.A.P.
Entrando nello specifico della certificazione GlobalG.A.P (Good Agricultural Practices), questa nasce per garantire un vantaggio competitivo nel mercato delle produzioni agricole primarie. Il settore primario, infatti, deve soddisfare delle richieste sempre più stringenti da parte dei consumatori e della GDO affinché dimostrino di adottare pratiche di lavorazione e produzione ecosostenibili e sicure per la salute in modo da avere dei prodotti di qualità sempre maggiore.
Lo standard GlobalG.A.P. consente di definire in maniera trasparente le caratteristiche di salubrità e sicurezza che devono avere le produzioni primarie, in modo da minimizzare nel lungo periodo i costi di produzione e rispondere alle crescenti esigenze di sicurezza alimentare e di tutela dell’ambiente.
Focus normativo
GlobalG.A.P. nasce da Eurep (Euro Retailer Produce Working Group) nel 1997 dall’esigenza di alcune tra le principali catene di distribuzione europee, ed è ormai diventato un vero e proprio vade mecum per le buone pratiche agricole. Contestualmente è stato realizzato anche un vero e proprio sistema di gestione integrato per la produzione e la commercializzazione delle produzioni agricole fresche (non trasformate).
Con l’affermazione dello standard GlobalG.A.P. è sorta la necessità nel 2014 di sviluppare uno specifico standard di certificazione destinato a tutti coloro che prendono parte alla filiera e non solo ai produttori.
Infatti, lo standard GlobalG.A.P. stabilisce rigorosi requisiti per la gestione dei prodotti certificati e la segregazione tra quelli certificati e non, durante le successive fasi di lavorazione dei prodotti freschi non trasformati coperti dalla certificazione allargando così i confini della certificazione ben oltre il solo produttore primario.
Vantaggi della certificazione
L’ottenimento della certificazione secondo lo standard GlobalG.A.P. comporta una serie di vantaggi:
- Ottimizzazioni dei costi diretti e indiretti dell’azienda concessa da una gestione dei processi più efficace
- Il produttore inizia a rispettare le esigenze dei clienti rispettando i criteri di uno standard internazionale;
- Apertura di nuovi mercati e facilità di accesso agli stessi;
- Rispetto dei requisiti normativi cogenti per il settore primario
CERTIFICAZIONE VOLONTARIA DI PRODOTTO, COSA DEVE FARE UN’AZIENDA PER CONSEGUIRLA?
Gli elementi necessari per potersi certificare sono:
- Predisposizione, da parte dell’Azienda che vuole certificarsi, di un sistema di gestione interno per la qualità o redazione di un disciplinare interno di riferimento;
- Verificare che l’azienda abbia i requisiti e, in caso contrario, colmare le lacune;
- Invio della domanda di adesione al sistema Global GAP, in seguito alla quale si attende la supervisione da parte di un Ente di Certificazione (la cosiddetta visita di valutazione) e l’esito della stessa.
COME POSSIAMO AIUTARTI
Noi di Gruppo Maurizi offriamo supporto alle aziende per trovare soluzioni e offrire consulenza su misura in ottica di certificazioni e non solo. Offriamo check up gratuito e sopralluoghi in tutta Italia per dare al cliente gli strumenti necessari a ottenere la Global GAP o qualsiasi altra certificazione di prodotto riconducibile ai sistemi di produzione integrata.