
L’attestato HACCP è obbligatorio e necessario al fine di certificare che i dipendenti delle aziende dell’industria alimentare siano a conoscenza delle nozioni fondamentali inerenti all’igiene degli alimenti.
Svolgere il corso HACCP è dunque obbligatorio per tutti coloro che operano nel settore alimentare. Non ci sono distinzioni a livello di mansioni. Questo sta a significare che il corso deve essere seguito sia dagli addetti che manipolano gli alimenti, sia da chi non è direttamente coinvolto alla manipolazione degli stessi.
Quindi ricapitolando, ogni dipendente all’interno di un’azienda che gestisce prodotti alimentari è obbligato a seguire un corso di formazione per l’autocontrollo aziendale (HACCP). La normativa prevede che anche il responsabile debba formarsi adeguatamente. Il corso in questo caso sarà di un livello superiore rispetto alla formazione base dei dipendenti.
HACCP dipendenti, obblighi e sanzioni per le aziende dell’industria alimentare in Italia
L’obbligo di conseguire l’attestato Haccp è disciplinato dalla direttiva Europea 2005/36/CE, la quale è stata recepita dallo Stato Italiano con il D.lgs 206/2007, secondo cui ogni dipendente del settore alimentare deve necessariamente conoscere le relative all’HACCP e, a certificazione delle conoscenze acquisite, essere in possesso di un attestato di partecipazione. A questo punto, l’addetto è nelle condizioni di poter lavorare e operare nell’industria alimentare senza che l’azienda incappi in sanzioni amministrative da parte in seguito ai controlli dell’autorità competente. Alcuni titoli di studio esonerano alcuni dipendenti dal conseguimento dell’attestato. Va però ricordato, che tale attestato va rinnovato seguendo un ulteriore corso di aggiornamento, come indicato nei decreti della regione di appartenenza dell’azienda alimentare. Ad esempio, sono esonerati i diplomati negli Istituti Alberghieri, i laureati in settori tecnico-scientifici, che abbiano acquisito durante il percorso di studio le nozioni sull’Haccp.
Le sanzioni per coloro che non rispettano le norme sull’igiene e la sicurezza alimentare, sono di notevole entità. Questo è giustificato dal fatto che in gioco c’è la salute pubblica. Le multe vengono effettuate in seguito ai controlli dell’autorità competente. Spesso purtroppo non si dà alla formazione la giusta importanza. Ci si affida a consulenti che erogano corsi in maniera superficiale e utilizzano prestampati come manuali di autocontrollo aziendale. Per evitare le multe l’azienda deve predisporre un piano HACCP serio e ben costruito sulla realtà aziendale. E’ importante che il personale sia correttamente formato, così da poter svolgere in maniera professionale il proprio lavoro. Il manuale e la formazione dovrà essere affidato a un’azienda che si affidi a tecnici specializzati, che una volta effettuato un sopralluogo presso l’attività, redigerà il piano di autocontrollo e organizzerà con il cliente la formazione del personale, adattandola alla realtà aziendale in questione.
Cosa accade ad un Operatore del Settore Alimentare che non frequenta i corsi per alimentaristi obbligatori della propria Regione?
Il decreto legislativo 197/2003, in caso di mancata formazione come di mancata ottemperanza di altri requisiti generali in materia di igiene, prevede (art.6, comma 5) quanto segue:
“Salvo che il fatto costituisca reato, l’operatore del settore alimentare operante ai sensi regolamenti CE 852/2004 e 853/2004 a livello diverso da quello della produzione primaria, che non rispetta i requisiti generali in materia di igiene di cui l’allegato II (2) al regolamento CE 852/2004 e altri requisiti specifici previsti dal regolamento CE 853/2004, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 3.000 euro”.
Quindi, chi non ha provveduto a formare il personale, sia addetti che responsabili (capitolo XII dell’allegato II del reg. CE 852/2004) sarà sottoposto a tale sanzione. Si potrà discutere se una formazione può essere conforme alla norma comunitaria e a quella nazionale senza rispondere alle prescrizioni regionali, ma il meccanismo sanzionatorio viene chiaramente stabilito dalla legge a livello nazionale.
A prescindere dalle sanzioni, il consiglio è di non sottovalutare la formazione del personale, avere addetti preparati favorisce la crescita aziendale e aumenta la sicurezza all’interno della propria attività in ambito alimentare.