
Ieri, 10 settembre 2015, il Consiglio dei Ministri ha dato l’avvio all’iter normativo per rendere di nuovo obbligatoria l’indicazione dello stabilimento di produzione sulle etichette dei prodotti alimentari
A seguito della forte richiesta del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e del Ministro del MIPAAF Maurizio Martina, è stato dato l’avvio allo schema di disegno di legge che contiene il ripristino dell’obbligo di indicare lo stabilimento di produzione, indicazione che non è stata presa in considerazione dal Regolamento UE 1169/11.
L’obbligo riguarderà soltanto gli alimenti prodotti in Italia e destinati al solo mercato Italiano.
Partirà a breve la notifica della norma alle autorità europee per la preventiva autorizzazione. La motivazione adottata dallo Stato Italiano riguarderà la più efficace tutela della salute del consumatore e potrà essere autorizzata solo laddove l’Unione Europea riterrà che la norma non crei ostacoli alla libera circolazione delle merci (Art.38 Reg. UE 1169/11).
Il percorso da intraprendere è ancora lungo e trova interessi economici e delocalizzazioni alla base delle questioni aperte.
Alcuni dei marchi più importanti della GDO (Conad, Coop, Esselunga, Carrefour, Lidl) hanno deciso comunque di mantenere l’indicazione volontariamente sulle etichette dei prodotti a loro marchio. Il mondo delle industrie è ancora spaccato a metà tra chi non vuole assolutamente l’indicazione e chi lo ha mantenuto per garantire trasparenza al consumatore.