Skip to main content

La pizza made in italy (poco)

By 17 Giugno 2014Sicurezza Alimentare, Varie2 min read

L’Italia vince nel calcio ma non nella pizza

La nostra nazionale vince contro l’Inghilterra e mantiene alto l’orgoglio in uno sport che rimane uno dei simboli italiani nel mondo, purtroppo non è così per l’altro nostro simbolo: la pizza

Pian piano sembra vogliano toglierci il primato della pizza, da sempre sinonimo di Italia in tutto il mondo.

Quasi due pizze su tre (63%) servite in Italia sono ottenute da un mix di farina, pomodoro, mozzarelle e olio provenienti dall’altra parte del mondo senza che i consumatori possano averne alcuna informazione.

Complice la crisi, gli italiani o vanno meno in pizzeria (40% rispetto a prima della crisi) o vi rinunciano del tutto (25%), secondo l’indagine Ixè come riporta il dossier «La crisi nel piatto degli italiani nel 2014» di Coldiretti.

La pizza made in Italy è ancora tale?

L’impasto che ha creato il mito della pizza dai Maestri pizzaioli napoletani si trasforma ora in un miscuglio dove il grano italiano 100% è sostituito da farina francese, tedesca o ucraina.

pizza made in ItalyAl posto della mozzarella con latte vaccino vengono usati semilavorati industriali, le cosiddette cagliate, provenienti dall’est Europa, pomodoro cinese o americano invece di quello nostrano, olio di oliva tunisino e spagnolo o addirittura olio di semi al posto dell’extravergine italiano.

Sono i numeri a parlare: nel 2013 in Italia sono stati importati 481 milioni di chili d’olio di oliva e sansa, oltre 80 milioni di chili di cagliate per mozzarelle, 105 milioni di chili di concentrato di pomodoro dei quali 58 milioni dagli Stati Uniti e 29 milioni dalla Cina e 3,6 miliardi di chili di grano tenero con una tendenza all’aumento del 20% nei primi due mesi del 2014.

E non ci consola che ora ad essere premiati all’estero sono pizzaioli egiziani o cinesi, mentre nel nostro Paese note pizzerie chiudono per connessioni a clan camorristici come è accaduto a gennaio scorso a Roma per “Pizza Ciro” o “Zio Ciro”, per dirne solo un paio seguite da numerose altre in Toscana e Campania.

Richiedi una consulenza

Leave a Reply

Richiedi una consulenza
icona-preventivo

Thank you for your upload