
I richiami dal commercio del Ministero della Salute: Gennaio 2019
- Insalata capricciosa marchi “First” e “Terra & Vita” – (confezioni da 150g); lotti: 15L6M255, 16L6M255; scad: 22.01.19, 23.01.2019. Richiamo dal commercio per presenza di listeria monocytogenes. Si raccomanda di non consumare il prodotto e di restituirlo al punto di acquisto.
- Ghiaccio tritato per cocktails “Polo Nord Ice cubes” – (sacchetti da 2 Kg); lotto: 8130; TMC: 11/2019. Alimento richiamato dal produttore poiché presenta una carica batterica fuori limite. Il fornitore invita il consumatore a riconsegnare il prodotto.
- Cannelloni di carne, lasagne al forno, ragù di vitello Top “Esselunga” – (confezioni da 330g, 600g, 200g); lotto/scad: 29.01.19, 30.01.19, 07.02.19. Il produttore richiama i prodotti per probabile contaminazione fisica (possibile presenza di frammenti di plastica). Il produttore assicura che i prodotti sono stati ritirati dai punti vendita e consiglia al consumatore che li avesse acquistati di riconsegnarli presso il punto di acquisto.
La maggior parte dei richiami del mese appena trascorso mostrano una serie di allarmi dovuti ad una non sufficiente attenzione nelle fasi di produzione:
le contaminazioni fisiche (presenza di corpi estranei) indicano la necessità di maggior controllo nelle fasi di preparazione e confezionamento, mentre la presenza di carica batterica elevata probabilmente è la conseguenza di condizioni igieniche di attrezzature e/o del personale non sufficienti.
Ricordiamo sempre che la pulizia e le buone norme di lavorazione sono un prerequisito fondamentale per garantire la sicurezza di ciò che mangiamo.
Europa: gli alimenti più colpiti nel mese di Gennaio
Le allerte emanate dal Sistema Europeo di Allerta Rapido indicano le Carni diverse dal pollame come la categoria maggiormente rappresentata a gennaio, seguita dal frutta e vegetali, pesce e crostacei seguono da vicino con 6 allerte diramate.
I prodotti carnei nel mese appena trascorso devono il loro primato non ad uno specifico pericolo, bensì ad una varietà di essi:
- contaminazioni fisiche (pezzi di metallo nei prodotti),
- presenza di allergeni non dichiarati,
- contaminazioni microbiologiche (E. Coli, listeria e salmonella).
Anche i prodotti vegetali seguono un andamento analogo, qui i contaminanti sono però quelli tipici della categoria: presenza di pesticidi, tossine, ma anche allergeni.
Il terzo posto, riservato ai prodotti ittici, è assicurato come di consueto dalla presenza di mercurio, ma è anche presente una Allerta emanata per rilevata presenza della tossina botulinica su delle sardine in scatola.
Botulino, il nemico delle conserve
Il responsabile dell’avvelenamento da tossina botulinica è il batterio Clostridium Boulinum.
Si tratta di un microrganismo che si sviluppa in assenza di ossigeno, per cui ogni volta che abbiamo a che fare con alimenti che hanno questa caratteristica (come ad esempio i sottoli, in particolare le verdure ma anche i prodotti ittici), rischiamo di selezionare proprio questa specie.
Condizioni igieniche non sufficienti, temperature di cottura troppo basse o assenti, sono fattori che facilitano la proliferazione del batterio e quindi la produzione della sua pericolosa tossina.
Parliamo di una neurotossina che agisce alterando i normali processi di contrazione muscolare, e può portare, nei casi più gravi, alla morte.
Ma i modi per tenere sotto controllo questo pericoloso batterio esistono:
Qualche utile consiglio:
- Cercare di evitare le conserve fatte in casa (si ha meno controllo sulle fasi di pastorizzazione)
- Pastorizzare le stesse portandole ad alta temperatura
- Acidificare (per esempio aggiungendo aceto), il Clostridio è sensibile a condizioni di forte acidità
- Preferire le conserve da produzione industriale (possiedono controlli operativi più precisi)
- Controllare che non ci siano presenti odori anomali o rigonfiamenti
I pericoli di Gennaio 2019
I pericoli più rappresentati nel mese di Gennaio sono stati:
- Allergeni (23,8%)
- Contaminazioni chimiche (15,9%)
- Contaminazioni fisiche (12,7%)
- Salmonella (11,11%)
Sia gli allergeni, sia le contaminazioni fisiche confermano ancora un volta il loro carattere di ubiquità:
li ritroviamo in una ampia varietà di alimenti diversi.
Le contaminazioni chimiche sono in prevalenza il risultato di scorretti processi industriali.
In Italia qual è la situazione?
Per ciò che riguarda le merci che circolano anche nel nostro Paese, gli inizi dell’anno 2019 sono stati caratterizzati in Italia dalla prevalenza di pericoli riguardanti le carni di pollame ed il settore ittico.
In particolare:
- Pollame e derivati (21,4% delle allerte che riguardano anche l’Italia)
- Prodotti ittici (14,3% delle allerte che riguardano anche l’Italia)
Nessuna rilevante novità per ciò che riguarda i pericoli delle categorie di alimenti colpite:
mercurio per i prodotti ittici, salmonella nelle carni di pollame.
Vongole e formaggio italiani: 2 allerte dal Bel Paese
A Gennaio 2 allerte diramate in Europa hanno l’Italia come Paese di origine.
- Formaggio gorgonzola (per presenza del batterio Listeria monocytogenes)
- Vongole (per elevata presenza del batterio E. Coli)
Mentre una è condivisa con la Slovacchia (presenza di metalli pesanti in salsicce).