
Ministero della Salute: i prodotti richiamati in Italia
- Integratori alimentari a base di curcuma “Curcumina Plus 95%, Curcumina 95% e Curcumina Plus + Piperina Line@ & vitamine B1, B2, B6” Marca VA di Destro Franco & Massetto Loretta S.N.C. Lotti: 18L823; 18M861; 18c590 e 19b914. Richiamo dal commercio a scopo precauzionale poiché sembrano associabili a due casi di epatite acuta colestatica (risolta favorevolmente). Il fornitore consiglia la restituzione del prodotto e ne prevede la sostituzione. Si consiglia di verificare i lotti dei prodotti anche se acquistati on line.
- Frutti di bosco congelati “Danti frutti di Bosco” – (Busta da 300g); lotto: BZ_015FB; scad: 30.12.21. Alimento richiamato dal produttore per contaminazione da virus epatite A.
- Spinacine “AIA” – (confezioni 2 pezzi da 220 g e 4 pezzi da 440 g); lotto: 07258020; scad: 08.06.19. Richiamo dei prodotti per presenza di frammenti di plastica bianca. Il produttore consiglia di riconsegnare il prodotto presso il punto vendita di acquisto per la sostituzione.
- Cotoletta di tacchino XXL “AIA” – (confezione da 280 g); lotto: 07258011; scad: 08.06.19. Richiamo del prodotto per presenza di frammenti di plastica bianca. Il produttore consiglia di riconsegnare il prodotto presso il punto vendita di acquisto per la sostituzione.
I dati sulle Allerte europee del RASFF di maggio 2019
Erbe e spezie: picco di allerte a maggio
I dati del mese di maggio evidenziano chiaramente un numero di allerte particolarmente elevato per questa categoria di prodotto. In particolare per la presenza di micotossine ed alcaloidi tossici. In condizioni di temperatura ed umidità favorevoli le micotossine possono svilupparsi e proliferare su alimenti particolarmente suscettibili come cereali, erbe e spezie.
Gli alcaloidi sono sostanze naturalmente prodotte da diverse specie di piante, e generalmente hanno funzione difensiva per la pianta stessa contro insetti e parassiti, ma in concentrazioni elevate sono dannose anche per l’uomo.
Le allerte per presenza di alcaloidi riguardano questo mese diverse tipologie di erbe aromatiche.
Sono fondamentali dei controlli analitici costanti su queste tipologie di prodotto per garantirne la sicurezza per i consumatori. I laboratori specializzati sono in grado di effettuare valutazioni precise per esempio sulla presenza di un dato tipo di micotossina.
I pericoli più rappresentati a maggio
In linea con i dati relativi alle categorie alimentari, il pericolo micotossine resta il più rappresentato a maggio (frutta, erbe e spezie, frutta secca, cereali).
È interessante il dato relativo alla presenza di salmonella. Questo pericolo emerge in modo significativo dall’analisi dei dati.
Come accaduto più volte in passato, sempre più di frequente la presenza di salmonella si riscontra sia sulle carni di pollame sia su quelle diverse dal pollame (nel mese corrente nel 25% dei casi per entrambe le tipologie di prodotto). Una fetta non trascurabile del grafico mostra presenza di salmonella anche su semi, erbe e spezie.
Listeria e contaminazioni fisiche
Di pari passo vanno i dati relativi a Listeria e alle contaminazioni fisiche.
La distribuzione dei due pericoli è piuttosto uniforme tra le diverse categorie di prodotti alimentari, questo denota una certa ubiquitarietà. In effetti ricordiamo che le contaminazioni fisiche restano sempre un pericolo trasversale, ma anche Listeria è un pericolo ad ampio spettro, poiché in grado di proliferare su divere tipologie di alimento.
Listeria monocytogenes (il batterio appartenente alla famiglia pericolosa per l’uomo) si ritrova nel terreno, nelle piante e nelle acque. Anche gli animali, tra cui bovini, ovini e caprini, possono essere portatori del batterio.
Maggio 2019 la situazione Allerte in Italia
Il 23,5% delle allerte riguardanti i prodotti che circolano anche in Italia ha colpito nel mese di maggio la categoria dei prodotti ittici. Di fatto nessuna rilevante novità rispetto agli andamenti dei mesi precedenti, i pericoli mercurio ed istamina restano tra i primi quando si ha a che fare col comparto ittico.
Il 17,6% delle allerte riguarda invece cereali e prodotti da forno.
Presenza dell’allergene glutine in prodotti gluten free, aflatossine, e arsenico inorganico in prodotto contenente riso.
Arsenico all’interno dei prodotti contenenti riso, dobbiamo preoccuparci?
In effetti, come confermano i rapporti dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, cereali, riso e prodotti a base di riso sono tra le principali fonti di assunzione di arsenico inorganico. In ogni caso una sola allerta per questa tipologia di pericolo non è sufficientemente significativa, quindi niente allarmismi.
Inoltre la possibilità che si verifichi una allerta di questo tipo è favorita dal fatto che le nuove normative europee hanno ridotto i limiti massimi di arsenico consentiti negli alimenti, proprio per garantire una maggiore tutela della popolazione.
Le allerte sui nostri prodotti
Delle allerte diramate in Europa nel mese di maggio, 9 hanno il nostro Paese come origine. Ben il 45% riguarda i prodotti da forno, con le problematiche appena esaminate. Delle rimanenti:
- Biotossine su molluschi bivalvi
- Migrazione di sostanze chimiche da materiali destinati al contatto con alimenti
- Micotossine su paprika dolce di origine non definita ma confezionata in Italia
- Presenza di pesticidi su pomodori ciliegini
- Listeria su sandwiches al tonno