
Sanzioni fino a 800000 euro per chi produce, distribuisce o utilizza materiali non idonei destinati al contatto con alimenti.
Arresto fino a 3 mesi per chi esporta sostanze chimiche soggette a divieto.
Tempi duri per chi non garantisce la qualità degli imballaggi per alimenti, non tutelando la salute dei consumatori e l’ambiente.
Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato, il 10 febbraio 2017, due decreti sanzionatori che si applicano in caso di violazione dei regolamenti comunitari in materia di materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti e di commercio di sostanze chimiche pericolose.
Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni riguardanti i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con alimenti.
L’obiettivo è quello di limitare i rischi di contaminazione degli alimenti dovuti alla cessione di sostanze pericolose per la salute, e di garantire il blocco o il ritiro dal commercio dell’imballaggio difettoso in caso di necessità attraverso valide procedure di rintracciabilità.
Chi è soggetto alle sanzioni?
Chiunque produce o immette sul mercato o utilizza materiali o oggetti che possono costituire un pericolo per la salute umana.
E’ quindi fondamentale il rispetto delle buone pratiche di fabbricazione, l’attuazione di controlli di qualità effettuati sui materiali e la produzione di documenti che li attestino.
L’ambito di applicazione riguarda anche imballaggi attivi e intelligenti, oggetti in materiale plastico ed in plastica riciclata.
Per quest’ultima tipologia di materiali la normativa prevede una sanzione accessoria: sospensione dell’attività fino a sei mesi, in caso di processo di riciclo non autorizzato.
In caso di violazioni ritenute lievi (in relazione all’esiguità del pericolo) l’organo di controllo procede ad una diffida a regolarizzare la violazione entro i termini previsti, che può concludersi con l’estinzione del procedimento senza sanzioni.
Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni sull’esportazione ed importazione di sostanze chimiche pericolose.
Sanzioni pecuniarie sono previste anche in caso di illecito in materia di esportazione e importazione di sostanze chimiche pericolose.
La violazione delle disposizioni del Reg UE 649/12 prevede infatti multe salate per chiunque sporti sostanze chimiche previste dall’allegato I del regolamento senza prima procedere alla notifica; in caso di sostanze soggette a divieto di esportazione le sanzioni possono raggiungere i 150000 euro o l’arresto fino a tre mesi.
Il regolamento applica la Convenzione di Rotterdam, che prevede la procedura di consenso preventivo informato per taluni prodotti chimici e pesticidi pericolosi nel commercio internazionale. Sono previste sanzioni in caso di violazione degli obblighi di informazione sui movimenti di tali prodotti in fase di transito.
Le norme hanno la funzione di garantire la salute umana e la protezione dell’ambiente dai pericoli potenziali derivanti dal commercio incontrollato di sostanze chimiche. A garanzia dell’efficacia del sistema sanzionatorio, gli oneri derivanti dal sequestro delle sostanze non idonee sono a carico del trasgressore.