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Novembre 2017 – Le Allerte RASFF d’autunno

By 11 Dicembre 2017Luglio 26th, 2022Sicurezza Alimentare4 min read
allerte in Italia novembre

I richiami del Ministero della Salute di novembre

  • Porchetta di Ariccia I.G.P. – Fa.Lu.Cioli Srl (confezioni sottovuoto peso medio 150 g) L: 021017 scad. 31/12/17 : presenza  di Listeria Monocytogenes
  • Formaggi caprino pimpinella,caprino semistagionato, conciato, conciato romano– Azienda Agricola Le Curti (in varie pezzature) : Lo stabilimento di produzione non è né registrato né riconosciuto ai sensi della normativa vigente, non rispetta inoltre i requisiti igienici sanitari previsti dalla legislazione comunitaria. Non c’è evidenza che il latte utilizzato rispetti i criteri previsti da normativa.
  • Ostrica Concava – M.Gi.B. (più lotti di produzione con date di scadenza 11-12-13-14-15 novembre 2017 : presenza di biotossine algali (PSP)
  • Ostrica – Bonapesca srl L: 8144024312 e L: 8144024313 : presenza di biotossine algali (PSP)
  • Filetti di acciughe in Olio di Oliva– ATHENA (barattolo in vetro da 80 g) L:SK343A : Istamina oltre il limite

Porchetta di Ariccia colpita da Listeria

Richiamato dal commercio un lotto del rinomato prodotto tipico della provincia di Roma per presenza di un pericoloso batterio: Listeria Monocytogenes. Esso è responsabile della listeriosi, una patologia causata dall’ingestione di alimenti contaminati.

Il batterio può svilupparsi nelle verdure crude, nel latte non pastorizzato, nelle carni crude o poco cotte, ma anche negli alimenti lavorati e pronti al consumo. Fortunatamente la tossinfezione da Listeria è piuttosto rara, e nei soggetti sani non comporta gravi problematiche solitamente, ma nei casi di donne in gravidanza o in persone immuno compromesse può essere responsabile di meningiti.

Fondamentali per prevenire il rischio di contaminazione da Listeria sono il costante mantenimento dei requisiti operativi:

  1. idonee condizioni igieniche delle aree e delle attrezzature di lavoro
  2. corrette temperature di conservazione (inferiori a 4°C)
  3. separazione tra alimenti crudi e cotti e tra tipologie diverse di alimenti
  4. cottura accurata
  5. evitare la conservazione degli alimenti per tempi troppo lunghi

La tempestiva comunicazione dell’ Operatore del Settore Alimentare agli organi competenti, le procedure di richiamo attivate e l’informazione al consumatore minimizzeranno il pericolo di diffusione.

Stabilimenti di produzione: obblighi e responsabilità

Lo stabilimento di produzione di qualsiasi tipologia di alimenti ha una enorme responsabilità nel garantire la sicurezza dei propri prodotti. Strutture non autorizzate e senza i necessari requisiti di igiene, il non rispetto dei criteri di sicurezza previsti dalle normative vigenti, e delle procedure da attivare in caso di necessità, sono i maggiori responsabili di pericoli reali per la salute del consumatore!

Biotossine algali

Tornano tra i pericoli dei prodotti ittici in commercio le biotossine algali, già oggetto di allerta anche nei mesi precedenti.

Nei mesi di settembre e maggio sono stati evidenziati tre casi: rappresentati rispettivamente da cozze, vongole, e da ostriche commercializzate anche in Italia. In questo caso due aziende distributrici italiane richiamano ostriche a causa di rischio di avvelenamento di tipo PSP (Sindrome paralitica da molluschi bivalvi).

Le tossine prodotte da queste alghe colpiscono il sistema nervoso causando l’arresto della trasmissione degli impulsi nei nervi periferici e nei muscoli scheletrici. Questo può determinare, nei casi più gravi, arresto cardiaco o blocco della funzionalità respiratoria.

Ricordiamo che i molluschi, in quanto organismi filtratori, sono accumulatori delle sostanze disciolte in acqua, ed in occasione di fioriture di alghe tossiche ne assorbono le pericolose tossine. In fase di acquisto “Occhio all’etichetta”!

Essa fornisce le indicazioni di origine, potrete valutare se provengono da acque controllate.

Non è nuova l’allerta su prodotti ittici dovuta ad elevati livelli di istamina, a novembre ha colpito filetti di alici commercializzati in Italia.

Allerte RASFF – La situazione a Novembre

pericoli-alimentari-novembre-2017

In controtendenza rispetto all’andamento dei mesi precedenti, le allerte relative ai prodotti ittici questa volta sono poco rappresentate, i pericoli istamina e mercurio rappresentano meno del 3% dei casi.

Guadagna invece il primo posto per numero di allerte emanate la categoria frutta e vegetali. Il pericolo correlato a questa tipologia di prodotto è rappresentato prevalentemente dai pesticidi (vedi il nostro articolo sulle allerte segnalate nel mese di Giugno).

I dati indicano la Cina come Paese di provenienza di quasi tutti i prodotti ortofrutticoli.

A novembre si riscontra una percentuale non trascurabile del pericolo allergeni. Ancora una volta essi manifestano la loro caratteristica di pericolo ubiquitario, essendo distribuiti in modo piuttosto uniforme in una grande varietà di alimenti (che contribuiscono alla percentuale della voce “Altri Alimenti”).

Le contaminazioni chimiche del mese di novembre comprendono diversi casi di materiali destinati al contatto con gli alimenti non idonei (cessione di sostanze indesiderate).

Restano ancora considerevoli i pericoli sugli alimenti dietetici ed integratori alimentari: le allerte riguardano, così come per i mesi precedenti, l’utilizzo di sostanze non consentite o superiori ai limiti (solitamente ad azione stimolante, e/o a supposta azione dimagrante).

Le allerte riguardanti il batterio Salmonella si distribuiscono nelle categorie dei prodotti carnei.

allerte-novembre-per-categoria-alimentare

La situazione a Novembre in Italia

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Interessante il dato relativo al numero di allerte, tra i prodotti commercializzati anche nel nostro Paese,  per:

Frutta e vegetali – delle cinque allerte diramate, tre riguardano presenza di pesticidi, tutti prodotti provenienti dalla Cina; un prodotto di origine italiana presenta micotossine; un prodotto con contaminazione fisica è di provenienza spagnola.

Piatti pronti e snack –  problematiche relative a contaminazioni fisiche (rinvenimento di frammenti metallici, in vetro, in plastica).

Le restanti categorie di prodotti mantengono una distribuzione delle allerte piuttosto uniforme.

Le diverse tipologie di alimenti sono caratterizzate dai pericoli tipici della categoria:

  • biotossine nei molluschi,
  • micotossine nei cereali,
  • contaminazione chimica da cessione per i materiali a contatto,
  • salmonella nelle carni di pollame.

 

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