Roma – L’italia, secondo un’indagine de “Il Sole 24 Ore”, nel 2013 si è confermata al primo posto tra i paesi dell’Unione Europea per numero di prodotti che hanno ottenuto la certificazione di qualità alimentare. 264 gli alimenti in elenco.
I riconoscimenti ricoprono numerosi settori dell’agroalimentare, con una netta predominanza di quello ortofrutticolo e dei cereali (101 prodotti), seguito a distanza dai formaggi, dagli oli extravergine d’oliva e dalle preparazioni di carni (47, 43 e 37).
Un focus sulla distribuzione delle certificazioni all’interno del territorio nazionale, attuata con il supporto dei dati Istat relativi al 2013, ha permesso al quotidiano di Via Solferino di individuare nel Veneto e nell’Emilia Romagna le regioni con il maggior numero di riconoscimenti (rispettivamente 39 e 36 prodotti riconosciuti).
In Italia esistono molti laboratori di prova, molti dei quali operano soltanto nel settore della sicurezza alimentare.
In questo settore, regolamentato a livello comunitario, gli organismi di controllo idonei al rilascio di certificazioni vengono autorizzati ad operare sul mercato, da parte del Ministero delle politiche agricole, solo se in possesso dell’accreditamento Accredia.
La certificazione, afferma Federico Grazioli, presidente di Accredia, vuole salvaguardare l’intera filiera produttiva che esalta l’eccellenza del Made in Italy, ma vuole soprattutto tutelare e rassicurare il consumatore.
Ad oggi i laboratori di prova accreditati 1.308, con un totale di circa 5 milioni di prodotti analizzati.
Tra gli organismi riconosciuti figura anche la nostra azienda, operante in prima linea da ben 45 anni nei settori sicurezza sui luoghi di lavoro, alimentare e ambiente.
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