I richiami dal commercio da parte degli Operatori del Settore Alimentare: Febbraio 2019
- Gorgonzola DOP dolce “Bella Italia”, “Igor Blu”, “Novarì” – (confezioni da 1,5 Kg); lotti: 0074040; 0073033; 0073034; 0073036; 0074027 scad: 07.03.19. Richiamo dal commercio per presenza di Listeria monocytogenes. Si raccomanda di non consumare il prodotto.
- Farina di grano tenero tipo 00 “Cuore Mediterraneo” – (confezioni da 1 Kg); lotto: 19 008; TMC: 08/02/2020. Alimento richiamato dal produttore per presenza di allergene soia non dichiarato in etichetta. Il prodotto può essere pericoloso per eventuali acquirenti allergici alla soia. Il produttore invita i consumatori allergici a riconsegnare la farina al punto vendita per la sostituzione.
- Succo di frutta ACE “Fruttissima” – (bottiglia in vetro da 200 ml); lotto: LA194; scad: 10/2019. Il produttore richiama i prodotti per probabile contaminazione fisica (possibile presenza di frammenti di vetro). Il produttore invita i consumatori a non consumare il prodotto e a riconsegnarlo presso il punto vendita.
I richiami del mese di febbraio mostrano un andamento eterogeneo:
si tratta di casi di contaminazioni microbiologiche, fisiche e da allergeni.
Sono pericoli che possono interessare una grande varietà di prodotti (le contaminazioni fisiche e da allergeni infatti possono manifestarsi pressoché su qualsiasi categoria di alimento; il batterio Listeria è un pericolo ubiquitario, che interessa parecchie tipologie di alimenti).
Ricordiamo che la migliore strategia nella lotta contro i pericoli microbiologici (come la Listeriosi) passa attraverso la prevenzione. L’applicazione delle consuete norme igieniche e l’attenzione nelle fasi di lavorazione e stoccaggio ne rappresentano il punto cardine.
- Mantenere la temperatura del frigorifero entro i 4°C (in particolare con i formaggi freschi molli, a maggior ragione se sono già parzialmente utilizzati)
- Mantenere pulito il frigorifero e le attrezzature da cucina
- Mantenere sempre separati i cibi crudi da quelli cotti e pronti al consumo
La situazione di febbraio 2019: le allerte sugli alimenti
Il mese appena trascorso annovera carni diverse dal pollame e alimenti dietetici/integratori a pari merito al primo posto per numero di allerte diramate.
Seguono cereali con frutta e vegetali; i prodotti di pollame e derivati completano la TOP 3 di febbraio al terzo posto.
Listeria, salmonella ed allergeni sono i pericoli che maggiormente hanno contribuito alle allerte per i prodotti carnei; mentre la componente preponderante tra i pericoli riscontrati negli integratori è rappresentata da sostanze non consentite e/o superiori ai limiti previsti.
Il pollame è caratterizzato come sempre dal suo maggior pericolo: la contaminazione da salmonella.
I pericoli di febbraio 2019
I pericoli più rappresentati nel mese di gennaio sono stati:
- Allergeni (20,6%)
- Salmonella (19,12%)
- Micotossine e biotossine (13,23%)
Gli allergeni, dato il loro carattere di ubiquitarietà (presenti in una ampia varietà di alimenti) si attestano ancora una volta al primo posto tra i pericoli legati al comparto alimentare.
Salmonella è stato il responsabile del 19% delle allerte relative ai pericoli del mese appena trascorso.
Le contaminazioni da tossine hanno colpito una varietà piuttosto ampia di alimenti (dai cereali, a frutta e vegetali, a noci e nocciole, erbe e spezie), raggiungendo ben il 13% di tutti i pericoli di febbraio.
La situazione nel nostro Paese a febbraio
Tra le merci che circolano in Italia, continua a febbraio la scia relativa alle allerte del comparto ittico. Mentre i dati relativi alle altre tipologie di alimenti mostrano una distribuzione piuttosto uniforme.
I particolare:
- Prodotti ittici (38,9% delle allerte che riguardano anche l’Italia)
Il pesce continua ed essere caratterizzato dal pericolo mercurio ed istamina, ma è stato riscontrato anche un casi di listeria.
I molluschi (ostriche in particolare) sono stati caratterizzati dalla presenza di norovirus (abbastanza frequente in questi organismi, in quanto filtratori e quindi serbatoi naturali del virus, che può proliferare nelle acque contaminate).
Un caso di salmonella è stato rilevato su delle cozze.
Le allerte di origine italiana
A febbraio l’Italia è stato il Paese di origine di 6 allerte diramate in Europa.
- Prodotti carnei (metalli pesanti e salmonella in salame e kebab)
- Cereali e prodotti da forno (riso e biscotti di kamut biologici contaminati da ocratossina e presenza di allergeni)
- Molluschi bivalvi (salmonella in cozze dall’Italia e dalla Spagna)
- Altri alimenti (frammenti di vetro in una bottiglia di succo di frutta)