Ministero della Salute: i richiami di alimenti dal commercio ad agosto 2020
- Barrette noci del brasile, uvetta sultanina e arachidi “EAT Natural.” – (barrette da 50g e multipack da 4 barrette da 35g) Lotti/scadenza: da agosto 2020 a luglio 2021. Il prodotto è richiamato per sospetta presenza di salmonella.
- Nodo del saio vaccino “Caseificio Francesco Rabbia” – (unità di vendita da 2,5Kg) Lotto: 200507; scadenza: 31/10/20. Richiamo del prodotto per rischio microbiologico, presenza del batterio E.Coli produtore della tossina Shiga.
- Cozze “Ittica Allevamenti Ca’ Pellestrina” – (confezioni da 5Kg, 10Kg, 20Kg) Lotti: 636, 637, 643,647; data di raccolta: 17 e 18 agosto 2020. Rilevata presenza di biotossine marine DSP (responsabili della sindrome diarroica). Il fornitore raccomanda di non consumare i mitili, neanche cotti (le tossine continuano ad essere efficaci anche dopo la cottura).
- Cozze “Società Agricola Angelo Mancin” – (confezioni da 5Kg) Lotti: 17/08/20 e 18/08/20; data di raccolta: 17 e 18 agosto 2020. Rilevata presenza di biotossine marine DSP (responsabili della sindrome diarroica). Il fornitore raccomanda di non consumare i mitili, neanche cotti (le tossine continuano ad essere efficaci anche dopo la cottura).
- Farina di riso senza glutine “Il Molino Chiavazza” – (confezioni da 500g) Lotto: 025360; tmc: 15/03/2021. Prodotto ritirato dal commercio per presenza di contaminazione da allergene soia. Il fornitore informa i consumatori che è possibile restituire il prodotto presso il punto vendita di acquisto per la sostituzione o il rimborso entro il 06/09/20.
Agosto 2020: la situazione allerte dell’estate
Le carni sono ancora l’alimento a maggior rischio anche ad agosto
Le carni restano l’alimento con maggior numero di allerte (pollame con il 17,6% e carni diverse dal pollame con il 14,3% sul totale delle allerte).
Il mese di agosto vede però una distribuzione sul Paese di origine delle carni di pollame più eterogenea rispetto ai mesi precedenti: le carni hanno origine da Polonia, Francia, Spagna, Germania, Belgio, Ungheria e Romania.
Frutta e vegetali
Il comparto delle carni è seguito da frutta e vegetali, con 10 allerte nel mese appena trascorso.
Per questa tipologia di prodotto 3 allerte riguardano la presenza (consueta) di pesticidi; altre 3 riguardano la presenza di metalli pesanti, in particolare cadmio ed arsenico su prodotti con materie prime di origine asiatica (alghe dal Giappone, e dalla Corea) e dagli Stati Uniti; una allerta è stata diramata per norovirus su dei frutti di bosco congelati provenienti dai Paesi Bassi (non è la prima allerta per virus sui frutti di bosco); le restanti riguardano casi di contaminazioni fisiche (presenza di corpi estranei come frammenti di vetro).
Altri alimenti
La categoria “Altri alimenti”, che raggruppa tutti i generi alimentari non appartenenti alle categorie definite, comprende diversi casi di allergeni non dichiarati in etichetta, contaminazioni derivanti dai processi di produzione (in particolare gli esteri glicidici in biscotti contenenti oli e/o grassi, come già capitato nel mese di luglio), e qualche caso di contaminazione fisica.
I PERICOLI DI AGOSTO 2020
La TOP 3 dei pericoli di agosto
Salmonella: il pericolo più rappresentato anche ad agosto
Il batterio salmonella si mantiene ancora il pericolo più rappresentato. Così come a luglio resta significativo il numero di allerte per salmonella, in particolare per le carni di pollame. L’andamento si mantiene ormai da diversi mesi, dimostrando che il patogeno in questione non è facile da tenere sotto controllo. Salmonella mantiene una certa specificità per gli alimenti su cui tende a proliferare: agosto conferma le carni di pollame come l’alimento in assoluto più colpito, seguito dalle carni diverse dal pollame, erbe e spezie, uova, noci e nocciole.
Incidenza di salmonella ad agosto sui prodotti colpiti
- Pollame e prodotti a base di pollame (61%)
- Carni e prodotti a base di carni diverse dal pollame (22%)
- Erbe e spezie (9%)
- Uova (4%)
- Noci, nocciole e prodotti a base di noci e nocciole (4%)
Allergeni
Ormai non stupisce che il pericolo allergeni sia sempre ai primi posti tra quelli più rappresentati. L’ampio spettro di tipologie di alimenti che è in grado di colpire mantiene sempre elevato il numero di allerte.
Contaminazioni fisiche
Il mese appena trascorso annovera 10 allerte per contaminazioni fisiche. Così come per il pericolo allergeni, anche la presenza di corpi estranei negli alimenti ricopre un ampio spettro di prodotti diversi: cereali, prodotti carnei, prodotti ittici, frutta e vegetali, zuppe. Si tratta prevalentemente di corpi metallici, pezzi di vetro, frammenti di ossa.
Italia: le allerte di agosto 2020
Anche i dati relativi ad agosto sulle allerte diramate per alimenti che circolano anche nel nostro Paese interessano un ampio spettro di tipologie di prodotti:
I più rappresentati:
- il comparto ittico con il 20% delle allerte
- il comparto delle carni 30% delle allerte (equamente distribuite le carni di pollame e quelle diverse)
- frutta e vegetali con il 15% delle allerte
Presenti ma in minor numero le allerte relative ai materiali destinati al contatto con alimenti, cereali, molluschi, noci e nocciole ed alimenti preparati (zuppe ed altri alimenti).
La situazione sui prodotti provenienti dall’Italia
Sono solamente 3 le allerte relative a prodotti di origine italiana nel mese di agosto:
- 1 allerta per presenza di soia su farina di riso
- 1 allerta per errato packaging di pesto biologico
- 1 allerta per presenza di biotossine su cozze
Ricordiamo che il gruppo delle biotossine algali DSP (Diarrhetic Shellfish Poisoning) è prodotto da specifiche alghe che, in caso di fenomeni di fiuritura importanti (i cosiddetti blooms), contaminano le acque. Essendo i molluschi organismi filtratori, divengono dei veri e prorpi accumulatori. È quindi importante per il consumatore acquistare i molluschi in negozi autorizzati (pescherie, supermercati) che possono garantire la provenienza del prodotto (quindi da aree che subiscono monitoraggi continui da parte degli organi di controllo). Sono da evitare invece i venditori improvvisati che spesso troviamo sulle spiagge.
Tutte e 3 le allerte sono già state gestite dai produttori, attraverso richiami dal commercio presenti anche sul sito del Misitero della Salute.