
Ministero della Salute: i richiami dei prodotti di Ottobre
- Pomodori secchi “Gustisardi” – (confezione da 250 g); lotto: PG090818; TMC: 09.08.19. Richiamo dal commercio per presenza di impurità derivanti da frammenti di insetti. Il produttore invita il consumatore a non consumare il prodotto e a riconsegnarlo al punto vendita.
- Tonno all’olio d’oliva “Mareblu” – (unità di vendita: 6 confezioni da 80 g); lotto/TMC: 05/01/2023. Il produttore richiama il prodotto a scopo precauzionale a causa di problemi relativi all’integrità delle lattine, che potrebbero comprometterne la qualità.
- Uova di gallina fresche da allevamento a terra “Avicola Sagittario di Galante & C” – lotti: 08111-1211-1511-1911 TMC: 8.11.18 – 12.11.18. Richiamo per presenza di Salmonella. Il produttore invita il consumatore a riconsegnare le uova al punto vendita.
- Uova di gallina fresche da allevamento in batteria “Avicola Sagittario di Galante & C” – lotti: 151118/3-171118/3-191118/3 TMC: 15.11.18 – 17.11.18. Richiamo per presenza di Salmonella. Il produttore invita il consumatore a riconsegnare le uova al punto vendita.
- Piatti bianchi fondi in polipropilene “Elios – Sea party”: prodotto richiamato dal produttore per analisi non conformi sui test di migrazione (i piatti sono a rischio rilascio sostanze non idonee).
L’analisi dei pericoli di Ottobre 2018
In primo piano Allergeni, Salmonella e contaminazioni fisiche
La TOP 3 dei pericoli
Le allerte diramate relativamente al pericolo allergeni come di consueto riguardano una ampia varietà di alimenti, dai prodotti da forno, alle carni, alla frutta a guscio, ai piatti pronti.
Come per gli allergeni, anche le contaminazioni fisiche colpiscono un ampio spettro di alimenti diversi.
Gli andamenti delle allerte per Allergeni e Contaminazioni fisiche nel mese di Ottobre confermano il carattere peculiare di questo tipo di pericoli: la trasversalità.
Si tratta infatti di rischi connessi prevalentemente alle fasi di lavorazione, che si manifestano se le procedure operative non vengono eseguite con cura.
Il pericolo Salmonella nel mese di Ottobre si discosta un po’ dagli andamenti consueti, le allerte non si concentrano sulle tipiche tipologie di prodotti (uova e pollame), ma riguardano un ventaglio di alimenti piuttosto vario.
Andamento per categorie di alimenti
Top 3 alimenti coinvolti
Le allerte relative a Cereali e prodotti da forno e agli Altri Alimenti trovano riscontro nell’andamento dei pericoli già analizzati:
- Il 66,7% dei pericoli nei cerali e prodotti da forno è rappresentato da Allergeni e contaminazioni fisiche,
- Il 73,3% dei pericoli negli altri alimenti è rappresentato da Allergeni e contaminazioni fisiche
Quando si parla di frutta e vegetali il pericolo più rilevante resta l’utilizzo di pesticidi:
- Il 40% delle allerte su frutta e vegetali riguarda la presenza di pesticidi nei prodotti
La situazione allerte per gli alimenti che circolano in Italia interessa in modo particolare:
- Frutta e vegetali (27,8% delle allerte sui prodotti circolanti nel nostro Paese)
- Pesce, crostacei e derivati (22,2% delle allerte sui prodotti circolanti nel nostro Paese)
- Molluschi bivalvi e derivati (16,7% delle allerte sui prodotti circolanti nel nostro Paese)
Qual è la situazione per i nostri prodotti?
- Frutta e vegetali: 1 allerta per pesticidi, 2 allerte per presenza di Shiga Tossina (Coli STEC)
- Cereali e prodotti da forno: 2 allerte per presenza di allergeni
- Pesce e derivati: 1 allerta per salmonella
- Molluschi bivalvi: 1 allerta per presenza di microrganismi patogeni.
I prodotti vegetali non sono nuovi alla contaminazione da E. Coli STEC, un pericoloso batterio patogeno in grado di produrre la Shiga Tossina: una sostanza molto pericolosa per la salute umana, responsabile di una grave forma di diarrea emorragica, e che nei bambini può provocare una pericolosa insufficienza renale.
Fortunatamente questo ceppo del batterio è piuttosto sensibile alle alte temperature, ed una cottura adeguata degli alimenti garantisce l’eliminazione del rischio.
Si ricordano semplici ma utili consigli pratici per la gestione di questo pericolo.
- Porre attenzione ai vegetali consumati non cotti (come ad esempio i germogli)
- Assicurare sempre l’igiene delle mani
- Mantenimento costante della catena del freddo
- Lavaggio accurato degli utensili utilizzati
- Separazione dei cibi cotti e crudi
Il rispetto delle buone norme di lavorazione, tanto negli stabilimenti di produzione quanto nelle preparazioni casalinghe, permette di minimizzare il rischio di incorrere in questo pericoloso ceppo batterico.