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RASFF: nuova procedura di richiamo

By 29 Luglio 2016Sicurezza Alimentare4 min read
allerte alimentari

Il RASFF, sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi, è uno strumento fondamentale per garantire la comunicazione e la condivisione tra gli Stati membri dell’UE di informazioni relative a possibili rischi per la salute umana.

Rischi che possono essere dovuti all’uso di alimenti o mangimi non conformi ai requisiti di sicurezza stabiliti dalla normativa vigente.

Questo sistema gioca un ruolo cruciale nella gestione delle situazioni di rischio per la salute umana e nell’adozione tempestiva delle opportune misure di salvaguardia necessarie a garantire il massimo livello di tutela dei consumatori.

Proprio per questo motivo, l’OSA (Operatore del Settore Alimentare), quale responsabile primario della sicurezza dei prodotti immessi sul mercato, deve conoscere il funzionamento del sistema di allerta rapido e contribuire attivamente alla diffusione di tutte le informazioni inerenti un alimento a rischio agli organi di controllo competenti e all’attuazione delle misure necessarie per la tutela della salute pubblica.

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In particolare, il Regolamento (CE) 178/2002, che ha istituito il sistema di allerta rapido, obbliga l’OSA a mettere in atto delle adeguate procedure per il richiamo del prodotto nel caso in cui un alimento non considerato sicuro possa essere già arrivato in possesso del consumatore, informando contestualmente i cittadini sul rischio reale legato al consumo del prodotto in questione e sulle modalità di riconsegna dello stesso al punto d’acquisto oppure all’ASL territorialmente competente.

Questo obbligo si estende anche agli operatori responsabili della sicurezza di mangimi e di materiali e oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti.

La recente nota del Ministero della salute (nota 22660-P del 31/05/2016) avente come oggetto “Procedure per il richiamo, da parte degli OSA, di prodotti non conformi, ai sensi del Regolamento (CE) 178/2002 e successiva pubblicazione dei dati inerenti i prodotti richiamati per una corretta tutela del consumatore”, fissa le modalità operative per soddisfare i requisiti di efficacia ed accuratezza delle informazioni fornite al consumatore in caso di richiamo di un prodotto.

La nota descrive nell’Allegato 1 le procedure da seguire nella gestione del richiamo a seconda che sia stata appurata la sussistenza di un grave rischio per la salute umana o sia necessaria una valutazione del rischio, per decidere se adottare o no misure rapide a tutela della salute, conformemente a quanto già riportato nell’allegato D della linea guida per la gestione operativa del sistema d’allerta per alimenti destinati al consumo umano, approvata in Conferenza Stato-Regioni il 13 Novembre 2008.

Al fine di rendere agevole per il consumatore l’individuazione del prodotto oggetto di richiamo, la nota riporta inoltre un modello apposito (allegato 2) con tutte le indicazioni da fornire in relazione al richiamo del prodotto.

Tali indicazioni comprendono:

– denominazione di vendita;

– marchio del prodotto;

– nome o ragione sociale dell’OSA a nome del quale il prodotto è commercializzato;

– lotto di produzione;

– marchio di identificazione dello stabilimento, ove applicabile;

– nome del produttore e sede dello stabilimento;

– data di scadenza o termine minimo di conservazione;

– descrizione peso/volume unità di vendita;

– motivo del richiamo: descrizione precisa del pericolo che ha determinato il richiamo del prodotto. Si ritiene infatti che un’indicazione generica, del tipo “prodotto non conforme”, non sia sufficiente a soddisfare il requisito di accuratezza dell’informazione dettato dall’articolo 19 del Regolamento (CE) 178/2002;

– le istruzioni al consumatore per la gestione del prodotto acquistato, nonché ulteriori eventuali avvertenze, incluse le modalità per contattare l’assistenza clienti (numero verde, indirizzo e-mail, ecc.)

– fotografia del prodotto, così come si presenta al consumatore all’atto dell’acquisto.

In tutti i casi in cui venga disposto il richiamo, gli OSA devono scaricare dal sito del Ministero l’allegato 2, compilarlo e trasmetterlo alla ASL competente per territorio.

La ASL o la Regione,  dopo una valutazione dell’appropriatezza della procedura di richiamo, provvederà, a pubblicare sul sito del Ministero il modello, utilizzando la sezione del Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS) creata allo scopo di garantire un più ampio e tempestivo accesso alle informazioni ai consumatori.

Sarà cura della Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del Ministero della Salute comunicare la data dell’attivazione di tale sistema informatico.

La nota del Ministero della Salute si pone quindi come obiettivo quello di implementare l’efficacia e la validità della procedura di richiamo dei prodotti non conformi fornendo all’OSA un protocollo specifico da adottare a seconda della gravità del rischio, e allo stesso tempo di rendere il consumatore maggiormente informato circa i reali rischi connessi al consumo di determinati alimenti.

Un’adeguata e corretta informazione del consumatore rappresenta infatti uno strumento essenziale per renderlo pienamente consapevole dei rischi connessi al consumo di determinati alimenti ed è un requisito imprescindibile per garantire la tutela della salute e degli interessi del consumatore stesso.

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