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RASFF: online i nomi delle aziende segnalate

By 21 Dicembre 2015Luglio 26th, 2022Sicurezza Alimentare2 min read
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Da Gennaio i nomi delle imprese del settore alimentare soggette a segnalazioni del RASFF, potrebbero essere elencati su una pagina web dedicata.

 

Stando ai dati raccolti dalla Coldiretti, espressi nell’interrogazione parlamentare disposta sul tema, il Ministero della Salute si muove talvolta con ritardo e con gravi carenze nella segnalazione dei prodotti pericolosi per la salute.

Le aziende che producono, trasformano e distribuiscono prodotti alimentari e mangimi non sarebbero da meno, rinunciando esplicitamente o attivandosi con colpevole ritardo alla pubblicazione di foto e informazioni relative ai prodotti richiamati.

Anche per questo motivo, il sottosegretario del Ministero della Salute De Filippo ha reso noto che, sulla base di uno studio di fattibilità da poco concluso, si provvederà a pubblicare uno specifico documento operativo e, nel contempo, a predisporre un’apposita pagina web che riporterà tutti i provvedimenti di richiamo effettuati su segnalazione del RASFF, che dovrebbe essere online già nel 2016.

Il Sistema di allerta rapida europeo (RASFF)

Creato nel 1979, il RASFF (Rapid Alert System for Food and Feed) è l’organo che coordina e gestisce il sistema di allerta sanitaria relativo agli alimenti e ai mangimi in tutta l’Unione Europea.

Il RASFF si attiva quando un prodotto che presenta o può presentare un pericolo raggiunge il mercato comunitario. La procedura del sistema di allerta consiste nell’emissione di una notifica che, una volta raccolta dai vari paesi membri, dà il via alle procedure per il ritiro e l’eventuale  richiamo del prodotto.

Ogni anno vengono effettuate dal RASFF più di 3000 segnalazioni

L’Italia, negli ultimi anni, è stato il Paese membro che ha inviato più segnalazioni (506 notifiche solo durante il 2014), dimostrando come le attività di controllo interno siano particolarmente attive ed efficaci.

Analizzando i report dell’attività del 2014 del RASSF, emerge che molte delle  non conformità rilevate sui prodotti nazionali riguardano per lo più l’igiene generale (prerequisiti) e del sistema HACCP.

Le segnalazioni sono prevalentemente riconducibili ad una non corretta applicazione dei sistemi di autocontrollo da parte degli OSA.

Fermo restando che la sicurezza del consumatore è l’obiettivo primario del RASFF, la modalità della pubblicazione dei richiami è fondamentale per evitare nevrosi tra i consumatori.

Il riferimento agli operatori è estremamente delicato

Il rischio che il pubblico identifichi il prodotto non conforme con uno solo degli attori della filiera di produzione e distribuzione, non necessariamente responsabile dell’allerta, è infatti elevato.

Ci auguriamo in definitiva che, una volta attivato il nuovo sistema di allerta, si tenga conto della necessità di dare una comunicazione puntuale dei prodotti che possano generare un rischio per la salute, favorendo l’attiva partecipazione dei consumatori al contenimento dei rischi, senza tuttavia rischiare di mettere alla gogna le aziende coinvolte ma favorendo il continuo miglioramento della sicurezza alimentare da parte degli OSA.

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