Carne di maiale infetta sul mercato, ecco perché è un allarme infondato:
Cambiano le norme europee sui controlli di sicurezza sui mattatoi e subito scatta l’allarme sul rischio di carne malata e infetta sul mercato.
Dal 1° giugno infatti, è diventato applicativo il Regolamento Ue 219/2014 (pubblicato il 7 marzo 2014) che modifica l’allegato I del Regolamento CE 854/2004 per quanto riguarda i requisiti specifici per l’ispezione post mortem di animali della specie suina domestica.
In sostanza cambia il controllo sulle carcasse dei maiali destinate all’alimentazione umana che avviene nei macelli.
A differenza di quanto si evince dalle notizie preoccupanti apparse sulla BBC che ha riportato l’allarme lanciato da alcuni ispettori di igiene inglesi e riprese dall’ANSA, la realtà parla di modifiche sostanziali alle procedure di controllo, ma sicuramente non tali da mettere a repentaglio la salute dei consumatori.
Infatti, se è vero che precedentemente le carcasse dei suini erano sottoposte automaticamente a controllo visivo, palpazione ed incisione degli organi per verificare la presenza di alterazioni, ora questo non avviene.
O almeno non avviene in modo automatico; l’ispettore sanitario dovrà provvedere ad un primo esame esclusivamente visivo che per essere precisi viene effettuato anche sugli organi interni come cuore, polmoni, milza, reni ecc.
Quindi già possiamo dire che le notizie che parlano di “ispettori che prima potevano aprire le carcasse e ora devono limitarsi al solo esame visivo” non risponde al vero.
Le carcasse vengono aperte anche ora, altrimenti come si potrebbero controllare gli organi interni?
La sostanziale differenza sta nel fatto che le incisioni sugli organi interni, che prima come detto avvenivano in automatico, ora possono essere effettuate solo se l’ispettore ha motivo di ritenere che l’esame visivo abbia rilevato anomalie.
Quindi le procedure di controllo sono le medesime applicate finora, solamente divise in due step. Anzi è stata proprio l’EFSA, l’Autorita’ europea per la sicurezza alimentare, a dettare le nuove norme, per il motivo che la palpazione e l’incisione degli organi interni sono un veicolo di batteri molto consistente e sicuramente è più probabile che venga diffusa un’infezione applicando la procedura come fatto finora.
Anche la Fsa (Food standard agency), l’ente inglese che controlla la sicurezza degli alimenti, ha precisato che con il nuovo sistema invece si evita il rischio che pericolosi batteri si diffondano.
Il consumatore può quindi stare sereno perché i controlli continuano ad essere severi a rigorosi, soprattutto nelle metodologie.
E’ probabile che un ispettore sanitario, potendo farlo, provvederà comunque ad un esame degli organi mediante incisione per essere sicuro del suo giudizio sulla salute dell’animale esaminato.