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SISTRI News: sanzioni (forse) in arrivo

By 2 Novembre 2015Luglio 26th, 2022Sicurezza Ambientale2 min read
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Dopo che agli operatori erano state concesse diverse proroghe per prendere dimestichezza con il sistema attraverso l’applicazione di una sorta di doppio regime che prevede l’utilizzo dei documenti cartacei insieme alle procedure informatiche, il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, non vede più proroghe all’orizzonte.

Già prima dell’estate il ministro aveva annunciato:

“Entro la fine di quest’anno vogliamo raggiungere il nostro obiettivo: dotarci di un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti tecnologicamente avanzato, efficace e in grado di rappresentare per le imprese, le cui istanze sono state pienamente recepite, la garanzia di operare nella trasparenza e nella legalità”.

Conto alla rovescia per un Sistri 2, nuove tecnologie in nuove mani ma i tempi sono ristretti

Semplificazione, eliminazione dei registri cartacei e riduzione dei costi per le aziende, sono le priorità ribadite più volte dal ministro, che su questa linea aveva dato indicazioni per eliminare le black box e le chiavette Usb, colpevoli di avere messo in crisi gli operatori, e sostituirle con “altri dispositivi elettronici più efficaci”.

Su questa linea sta lavorando la Consip, a cui è stato affidato il compito di trovare un nuovo concessionario che sviluppi tecnologie alternative e gestisca un Sistri 2 attraverso un bando europeo pubblicato a giugno scorso del valore di 260 milioni di euro.

L’azienda che si aggiudicherà l’appalto pertanto dovrà sviluppare queste tecnologie alternative oltre a riprendere in mano quello che era il sistema di tracciabilità e ridefinirlo secondo le nuove direttive.

Sistri news …?

A pochi mesi dalla scadenza stabilita però ancora non si hanno notizie, nemmeno sulla conclusione delle procedure di gara. Ci chiediamo a questo punto come sarà possibile rispettare queste tempistiche.

L’ultima novità che è venuta da Galletti è che “il ministero sta valutando la possibilità di introdurre un contributo di iscrizione simbolico per gli aderenti volontari” e d’altro canto pare voglia estendere il sistema a tutte le tipologie di rifiuti.

Da aprile scorso peraltro era scattato l’obbligo di versare il contributo annuale dopo che il ministro aveva previsto l’obbligo di adesione al Sistri solo per le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi con più di 10 dipendenti.

Dopo alcuni mesi dall’ultimo upgrade continuano ad arrivare chiarimenti sulle procedure da seguire e sul sito del Sistri è pubblicato un nuovo aggiornamento della guida di supporto all’utilizzo dell’applicativo “Gestione azienda”.

Insomma è evidente che la situazione è caotica né tantomeno sembra preannunciarsene una più chiara a breve.

La CNA ha stimato che per le piccole e medie imprese il costo di questo sistema è di 3.500 euro, molto maggiore all’attuale sistema cartaceo.

Intanto, secondo le indicazioni del Ministero, il sistema deve essere utilizzato così com’è, visto che gli operatori ne hanno già sopportato i costi.

 

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