1,4 milioni di tonnellate di olio è quanto consumano ogni anno gli italiani, una cifra che fa riflettere sul problema dello smaltimento degli oli usati da cucina.
Ognuno di noi abitualmente scarica nel lavandino della cucina l’olio utilizzato per friggere non pensando alle conseguenze gravissime che questo gesto ha per l’ambiente. Gli oli infatti vanno a finire nelle falde acquifere dove formano una pellicola al di sotto della quale non può rimanere in vita nulla perché impediscono gli scambi fra aria e acqua.
Un kg di olio forma su di un bacino di acqua uno strato di pellicola impermeabile grande come un campo da calcio.
Un litro di olio rende non potabile circa un milione di litri di acqua!
E i problemi sorgono soprattutto per i depuratori comunali.
I ristoranti sono obbligati per legge ad avere un bidone di raccolta per gli oli usati. Per le famiglie invece una volta raffreddato l’olio fritto può essere portato in un contenitore ad un’isola ecologica da cui poi si provvederà a trattarlo e riciclarlo per ottenere lubrificanti vegetali per macchine agricole, per biodiesel e glicerina per i saponi.
Gesman Italia s.r.l. è un’azienda che opera nel ritiro e recupero di oli usati da cucina ed esausti vegetali nel Lazio. E’ una società iscritta al CONOE (Consorzio Obbligatorio Nazionale di raccolta e trattamento oli e grassi vegetali ed animali esausti). Ha due sedi operative a Pomezia, in via Laurentina, 126 e a Roma in via Bonifacio VIII, 22. Per contattare la Gesmal Italia: e-mail: gesmalitalia@gmail.com, tel. 06 91250707; 06 66994339.
Buongiorno, abbiamo aperto un ristorantino a Testaccio, volevo sapere se ritirate l’olio esausto o come posso smaltirlo, quali sono le condizioni economiche, la cadenza di un eventuale ritiro etc…
Grazie anticipatamente.
Giuseppe Prestano