A tutti i rifiuti classificati come pericolosi devono essere associate una o più caratteristiche di pericolo: non basta dire che un rifiuto sia pericoloso per gestirlo in modo ecologicamente corretto perché, ovviamente, la gestione di un pericoloso esplosivo sarà diversa da un quella di un pericoloso cancerogeno.
Mentre per la caratterizzazione e la classificazione, le analisi sono strumenti accessori che servono come supporto alle altre informazioni di base, per l’individuazione delle caratteristiche di pericolo, il responso analitico è decisivo e difficilmente sostituibile.
I riferimenti normativi fondamentali da tenere in considerazione sono il Regolamento (UE) 1357/2014 e il Regolamento (UE) 997/2017 che stabiliscono le modalità di calcolo per risalire alle caratteristiche di pericolo, a partire dalle concentrazioni delle sostanze presenti.
Qualora il rifiuto contenga sostanze diverse, ma con le stesse frasi di rischio, le concentrazioni di tali sostanze devono essere sommate, a patto che ciascuna sostanza sia presente in quantità superiore ai valori di soglia stabiliti dalla normativa.