Il D.Lgs 81/2008 e s.m.i. ed ancor di più la Linea Guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi prevedono che un’azienda provveda ad effettuare tutta una serie di controlli al fine di ridurre il rischio legionellosi, ed in caso di presenza di legionella, attivi misure correttive volte a gestire la non conformità nell’immediato e a ridurre la probabilità di formazione di nuove colonie di Legionella pneumophila nel futuro.
Tra le aziende maggiormente coinvolte in questo tipo di valutazione di rischio troviamo quelle “turistico ricettive”.
Come primo punto è da chiarire che sono soggette alla valutazione di rischio legionellosi tutte le aziende appartenenti al settore turistico ricettivo e, quindi, non sono gli alberghi ma anche i B&B gli agriturismi.
L’obbligo di controllo non dipende dalle dimensioni della struttura e/o dal numero di lavoratori presenti come spesso si pensa; alcuni parametri, primo fra tutti le caratteristiche degli impianti idrico ed aeraulico, influenzano il piano di monitoraggio previsto per la specifica struttura.
Come deve essere attuato il protocollo di controllo del rischio legionellosi nelle attività turistico – ricettive?
Il protocollo di controllo legionellosi si articola in tre fasi:
- Valutazione del rischio
- Gestione del rischio
- Comunicazione del rischio
Valutazione rischio legionella negli alberghi: quali parametri?
I principali fattori
- Disponibilità schema degli impianti
- Registrazione interventi di manutenzione
- Responsabile valutazione rischio
- Conoscenza modalità funzionamento impianto
- Conoscenza eventuali punti critici
Valutazione rischio legionella: campionamento ed analisi
Sì, sono previste attività di campionamento sia di acqua che di aria, ove presente impianto aeraulico, con relativa analisi di laboratorio al fine di verificare presenza/assenza di legionella ed in caso di presenza l’entità del valore riscontrato rispetto ai valori previsti da normativa.
Esistono delle indicazioni specifiche circa le modalità con cui eseguire il campionamento?
Sì, fermo restando l’analisi degli schemi di impianto allo scopo di campionare un numero rappresentativo di punti, si prevede quanto segue:
Per ciascun impianto di acqua calda sanitaria devono essere effettuati almeno i seguenti prelievi:
- mandata (oppure dal rubinetto più vicino al serbatoio/i)
- ricircolo
- fondo serbatoio/i
- almeno 3 punti rappresentativi (ovvero i più lontani nella distribuzione idrica e i più freddi)
Per ciascun impianto di acqua fredda devono essere effettuati almeno i seguenti prelievi:
- fondo serbatoio/i
- almeno 2 in punti rappresentativi (ovvero il più lontano nella distribuzione idrica ed il più caldo).
Il datore di lavoro ha obbligo di redigere un documento di rischio legionellosi?
La Linea Guida prevede l’obbligo di redigere un documento di valutazione del rischio legionellosi nelle strutture turistico ricettive con periodicità almeno biennale (preferibilmente annuale) e comunque volta che ci sia motivo di considerare che la situazione possa essersi modificata, ad esempio a seguito di lavori di ristrutturazione.
Sulla base dei risultati ottenuti un’organizzazione deve eseguire interventi specifici?
La risposta è sì, di seguito una tabella riassuntiva della tipologia di intervento previsto (se previsto) sulla base dei risultati ottenuti:
Quali sono le principali misure di prevenzione che un’azienda turistico ricettiva deve attuare per prevenire il rischio di legionella?
In corrispondenza di:
- Soffioni docce/rompigetto rubinetti:
- Settimanalmente fare scorrere acqua fredda e calda di camere non occupate e, sempre, prima dell’ingresso degli ospiti
- Pulizia e sanificazione con periodicità quadrimestrale ed eventuale sostituzione all’occorrenza;
- Serbatoi acqua fredda:
- Controllo mensile che la temperatura sia sotto i 20°C
- Controllo mensile che le coperture siano intatte
- Pulizia e disinfezione
- Serbatoi di accumulo acqua calda:
- Controllo giornaliero che la temperatura sia superiore ai 50°C
- Ispezioni a vista serbatoi dell’acqua, tubature visive
- Verifica di assenza di bracci morti e/o tubature con assenza di flusso di acqua o flusso intermittente
- Pulizia e sanificazione filtri per aria dell’impianto di condizionamento con periodicità almeno semestrale
Valutazione rischio legionella negli alberghi: quali interventi?
L’organizzazione dovrà:
- Nominare un responsabile dell’esecuzione dell’attività di valutazione del rischio legionellosi che sia competente in materia (igienista, microbiologo, etc);
- Informare e formare i lavoratori
- Mettere a disposizione adeguati DPI ai lavoratori durante eventuali attività sugli impianti come da valutazione del rischio
- Effettuare regolare manutenzione degli impianti
- Affidarsi a ditte specializzate nel settore tali da conoscere tecniche di campionamento ed eseguire analisi di laboratorio
Gruppo Maurizi dispone di un team di tecnici specializzati tali da poter supportare l’azienda in ogni fase di valutazione del rischio legionellosi, dal campionamento fino all’individuazione di eventuali misure di intervento necessarie e da attuare sulla base della tipologia di attività e di impianti presenti.
Gruppo Maurizi svolge le analisi di legionella nel laboratorio interno accreditato ACCREDIA ed utilizza attrezzature sottoposte a regolare manutenzione o taratura.