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Vuoto a rendere…Renderà a vuoto?

By 12 Febbraio 2016Sicurezza Ambientale2 min read
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Il nuovo sistema del vuoto a rendere:

Con le nuove determinazioni previste nella legge della Green Economy viene introdotto, in via sperimentale per 12 mesi , il sistema del vuoto a rendere su cauzione per gli imballaggi di birra e acqua serviti in bar, ristoranti, alberghi e strutture ricettive in genere. Tale sistema di restituzione si prefigge l’obiettivo di prevenire la riduzione di rifiuti di imballaggio e di favorire il riutilizzo degli imballaggi usati.

Sulla gazzetta ufficiale n. 13 del 18.01.2016 è stata pubblicata la legge n. 221 del 28.12.2016 entrata in vigore dal 02.02.2016 “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”.

La legge modifica la normativa ambientale preesistente dandone una connotazione più ecosostenibile.

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Tra le modifiche apportate, l’art. 39 inserisce nel testo unico ambientale (dlgs 152/06 e s.m. e i. ) l’art. 219 bis (sistema di restituzione di specifiche tipologie di imballaggi destinati all’uso alimentare). L’art. 219 bis ha introdotto, in via sperimentale e su base volontaria del singolo esercente, il sistema del vuoto a rendere su cauzione per gli imballaggi contenenti birra o acqua minerale serviti al pubblico da alberghi e residenza di villeggiatura, ristoranti, bar e altri punti di consumo.

Tale sperimentazione avrà una durata di 12 mesi, e verrà regolamentata entro 90 giorni dalla sua entrata in vigore.

Tramite apposito regolamento saranno poi definite le modalità della sperimentazione, le forme di incentivazione e loro modalità di applicazione nonché i valori cauzionali per ogni singola tipologia di imballaggi.

Le perplessità sull’effettiva riuscita dell’iniziativa

In definitiva appare molto interessante e virtuosa l’iniziativa che potrebbe concretamente arginare il fenomeno dell’abbandono sconsiderato, nell’ambiente, di bottiglie e imballaggi vari. Diverse, tuttavia, le perplessità sulla gestione operativa di tale sistema di restituzione che potrebbe, ad una prima considerazione, penalizzare gli esercenti che promuovono tale iniziativa (cosa accadrebbe a due bar siti nella stessa zona che vendono lo stesso bene a prezzi diversi?) ed in altri sfavorire gli acquirenti in transito che non hanno possibilità di rendere il vuoto (cosa accadrebbe ad esempio se si acquistasse una bottiglia in una stazione di servizio o in qualsiasi altro luogo di transito se poi non si consumasse il bene nell’immediato?).

Avvincente l’iniziativa, dunque, ma quali forme di incentivo per non “rendere a vuoto”?

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